Il mese di settembre segna anche l’inizio della stagione dei funghi. In particolare nell’area protetta del Parco del Beigua il porcino è il fungo più amato e ricercato dai raccoglitori che frequentano i boschi.
Malgrado si tratti di una specie molto diffusa e conosciuta spesso i raccoglitori meno esperti incappano in errore, confondendo il delizioso Boletus edulis con il Boletus aestivalis.
Il primo, quello commestibile e pregiato, ha un cappello ampio dai 5 ai 20 centimetri, da inizialmente emisferico a piano convesso, gulaciforme a maturazione. La superficie del cappello è glabra, untuosa e grassa in caso tempo umido e secca in caso di tempo secco. Il colore va dal bianco crema al marrone-bruno, il gambo è obeso ma possono esserci casi di gambi cilindrici, la tonalità del gambo va dal bianco al nocciola, reticolato nella parte superiore ma meno evidente del Boletus aestivalis. Il Boletus edulis cresce prevalentemente nelle faggete, nei castagneti e nei boschi misti di latifoglie.
La raccolta dei funghi, consigliano espressamente dal Parco, deve essere effettuata nel rispetto dell’ambiente e delle regole stabilite dai Consorzi, acquistando il tesserino previsto per la zona. I raccoglitori devono assolutamente raccogliere e consumare solo ed esclusivamente le specie conosciute o la cui commestibilità sia accertata da un esperto, in caso di dubbi non esitare mai a rivolgersi al servizio di consulenza micologica della ASL.