Si è tornati a parlare, in questi giorni, del tema della possibile estrazione di titanio nel territorio dell’area protetta del Parco del Beigua.
La vicenda, che periodicamente finisce sui giornali, è da anni oggetto di una battaglia da parte degli ambientalisti e dei residenti della zona, contrari alle possibili attività estrattive. Si stima che il Monte Tarinè, situato nel Comune di Sassello, abbia al suo interno milioni di tonnellate di titanio.
Le compagnie minerarie stanno facendo pressione sulla Regione Liguria perché venga sbloccata una vecchia concessione, risalente al 1976, della Compagnia Europea per il Titanio.
Nel corso degli anni la Regione Liguria, il TAR e il Ministero dell’Ambiente si sono espressi contrariamente, considerando anche il fatto che la possibile miniera si trova nel centro di un’area protetta. Tuttavia la Compagnia Europea per il Titanio ha fatto una nuova proposta alla Regione, con diritti di estrazione stimati in centinaia di milioni di Euro ogni anno.
La risposta del Parco non si è fatta attendere, la legislazione dell’area protetta non vieta l’attività scientifica purché essa non contrasti palesemente, come appunto nel caso della miniera, con un modello di sviluppo caratterizzato dalla sostenibilità e dalla compatibilità con l’ambiente.
