
Dopo la pausa estiva ritorna la rubrica Personaggi, dedicata a tutte quelle personalità nate nel nostro territorio che hanno lasciato un segno nella storia. Oggi parliamo di un’artista che venne definito il Paul Klee di Celle Ligure, ovvero Raffaele Arecco, un pittore tra i più importanti del Novecento.
Raffaele Arecco nacque a Celle Ligure il 7 settembre del 1916, il padre, Antonio, era di professione ebanista e Raffaele respirò il mondo dell’arte fin da bambino, dotato di un talento naturale, venne affidato alla formazione del professor Giorgio Aicardi che, dopo aver osservato dei lavori giovanili di Arecco disse che non aveva nulla da insegnarli. Già intorno ai vent’anni prosegui la sua formazione da autodidatta, sperimentando nuove forme tecniche di espressione ed esponendo nella sua Celle Ligure, i soggetti della fase giovanile riguardavano soprattutto scene di vita quotidiana sulla Riviera Ligure come i pescatori e le raccoglitrici di olive.
La svolta artistica di Raffaele Arecco avvenne alla fine degli anni Trenta, con l’incontro con Enrica Spotorno, nota gallerista proprietaria della Galleria Spotorno di Milano, negli anni Quaranta Arecco inizia ad abbandonare la pittura figurativa per dedicarsi ad opere visionarie e disincantate, condizionato anche dagli orrori della guerra. Nel 1952 partecipa alla prestigiosa Quadriennale di Arte Sacra e, nel 1953, espone con una mostra personale alla Galleria Bergamini di Milano, che venne apprezzata dai più importanti esponenti del mondo dell’arte dell’epoca. Nonostante molte richieste di trasferirsi a Milano per ottenere maggiore visibilità in campo artistico, Raffaele Arecco decise invece di non abbandonare mai la sua Celle Ligure dove continuò a dedicarsi all’arte fino all’età matura, scomparve nella sua amata cittadina il 28 settembre del 1998 dopo una lunga malattia. La critica apprezzò moltissimo Raffaele Arecco che lo accostò al grande pittore austriaco Paul Klee.