CIA ALESSANDRIA, PER UVA E NOCCIOLE POCA QUANTITA’ E DANNI DA MALTEMPO

Le prime valutazioni dell’organizzazione agricola sulla vendemmia e la campagna coricola

I consulenti tecnici di Cia Alessandria stanno monitorando in questi giorni la situazione della campagna di raccolta degli associati per le colture delle uve e delle nocciole, tra le più importanti del territorio della Provincia di Alessandria.

Per quanto riguarda la vendemmia, spiega Cia Alessandria, bisogna distinguere i giudizi in termini di qualità e quantità. Dal punto di vista della qualità dei prodotti gli standard dovrebbero essere abbastanza alti mentre per quanto riguarda la quantità i problemi sono dati dalle conseguenze della siccità e degli eventi atmosferici avversi. Nell’Ovadese la vendemmia è iniziata alcuni giorni fa per le uve dell’Alta Langa come Pinot e Chardonnay a base spumante ma per una valutazione più reale bisognerà attendere una quindicina di giorni.

Nella zona dell’Acquese i vini aromatici, in particolare le uve Moscato, sono stati vendemmiati prima delle piogge dei giorni scorsi e si è riscontrata una resa ridotta a causa della siccità ma una buona qualità. Gli effetti della siccità nell’Acquese sono invece sensibilmente ridotti nei vigneti dove l’esposizione che si sarebbe definita un tempo poco vocata ha permesso agli impianti di trattenere una maggiore umidità e di sopravvivere senza disidratare i grappoli, l’acqua delle ultime piogge sarà sicuramente di grande aiuto per le uve che andranno in vendemmia in questi giorni e tra qualche settimana.

Riguardo alle nocciole, invece, a dispetto delle aspettative la produzione è generalmente più scarsa rispetto all’anno scorso, nell’Ovadese hanno impattato negativamente la cascola in pre-raccolta sulla quantità e la siccità prolungata sulla resa. Nella zona dell’Acquese è stato segnalato un prodotto di buona qualità con un bel calibro e difetti di cimiciato e avariato non eccessivi ma purtroppo di quantità scarsa, circa il trenta per cento in meno della scorsa annata sulle piante giovani, una percentuale che sale fino al quaranta per cento negli impianti più datati.

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