UN MERITATO SUCCESSO A VARAZZE PER IL CONVEGNO SU “LE ANTICHE MURA DI VARAGINE”

Tutto esaurito sabato pomeriggio alla Biblioteca Eugenio Montale per l’incontro organizzato dall’Associazione Culturale U Campanin Russu

Ha ottenuto un grande successo di pubblico e di critica il convegno su “Le antiche mura di Varagine” che si è tenuto sabato presso la Biblioteca Comunale Eugenio Montale di Varazze organizzata dall’Associazione Culturale U Campanin Russu.

L’iniziativa è nata per sensibilizzare le Autorità e la cittadinanza sull’importanza della necessaria tutela e valorizzazione di un patrimonio storico tra i più interessanti della Liguria, purtroppo minacciato dal degrado e bisognevole di urgenti lavori di restauro, come era stato annunciato in occasione della cerimonia del Confuoco nel dicembre scorso da Giovanni Ghione, Presidente dell’Associazione Culturale U Campanin Russu, come una priorità assoluta in chiave storico-culturale e turistica. All’inizio del convegno l’Assessore alla Cultura del Comune di Varazze, Mariangela Calcagno, ha ricordato l’importanza dell’evento, la risposta necessaria alle giuste aspettative di coloro che desiderano la tutela dell’illustre passato della città, successivamente è intervenuto il Sindaco di Varazze, Luigi Pierfederici, che si è dichiarato molto interessato al problema posto dall’Associazione Culturale U Campanin Russu, annunciando di aver già intavolato una serie di contatti per permettere un’approfondita conoscenza delle antiche mura.

Il convegno è stato condotto dal professor Tiziano Franzi, relatore insieme al professor Carlo Varaldo e le architette Marina Piombo e Daniela Jurato, che, con un’approfondita descrizione della nascita e delle caratteristiche della cinta muraria dell’antica Varagine, ha portato il pubblico in un’affascinante viaggio indietro nel tempo, descrivendo, a partire dai quartieri del Borgo e del Borghetto e con l’ausilio di interessanti proiezioni di mappe a cura del cartografo Vinzoni, entrando nel tessuto di una storia che onora ancora oggi l’attuale Varazze e che merita di essere riportata in una luce che possa riflettere l’anima stessa della città.

Dopo l’intervento del professor Franzi è intervenuto il professor Carlo Varaldo, noto studioso archeologo molto apprezzato per i suoi studi su Varazze e sui lavori di scavo nell’area riguardante le antiche mura, che ha intrattenuto il pubblico con una descrizione dettagliata della vecchia Chiesa di Sant’Ambrogio, facente parte della cinta muraria, con una carrellata di immagini sui manufatti, lo scoprimento di reperti umani e sui bacini di ceramica un tempo incastonati nelle mura e oggi scomparsi nel tempo. Successivamente sono intervenute le architette Marina Piombo e Dainela Jurato, che hanno presentato un’interessante e ben coordinata esposizione dei loro studi sulla conformazione e sul materiale utilizzato dai costruttori delle mura, dimostrando una profonda conoscenza della materia trattata, proponendo la visibilità e lo studio nelle Scuole cittadine, al fine di suscitare nelle giovani generazioni l’interesse con la possibilità di percorsi atti a formare futuri appassionati cultori della nostra storia locale.

Molto numerosa la presenza del pubblico, al punto che sono stati aggiunti dei posti a sedere, con un’ampia soddisfazione per l’Associazione Culturale U Campanin Russu che aggiunge un altro anello alla lunga catena di iniziative che, dal lontano 1950, è il frutto di un profondo amore per la città di Varazze. A tutti i presenti il disegnatore e vignettista Roby Ciarlo, ormai noto a livello nazionale, ha offerto un bellissimo pieghevole illustrato sulla “Chiesa incastonata di Sant’Ambrogio vecchio”, interpretata con un’acuta osservanza storico-religiosa. Infine una nota di simpatica ironia è stata quella sui bacini scomparsi che, alla fine della manifestazione, sono ricomparsi sotto forma di piatti artistici della compianta artista Anna Pittaluga riproducenti il Campanile di Sant’Ambrogio, emblema dell’Associazione Culturale U Campanin Russu, offerti ai relatori del Convegno da parte del Vicepresidente, Adriano Mantero.

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