
Prosegue la produzione letteraria di Luigi Spiota, lo scrittore alessandrino di nascita ma varazzino d’adozione che, dopo il successo dei suoi primi due libri e di quattro racconti brevi ha appena pubblicato un nuovo racconto, dal titolo “Loro non sanno – Mia u fratin, U’l’è u megiu du ballu”.
Luigi Spiota ha pubblicato il suo primo romanzo, dal titolo Villombrosa, due anni fa, riscuotendo un successo davvero inaspettato, a cui poi è seguito il suo secondo libro, sempre in forma cartacea, dal titolo I racconti delle veglie, passando poi alla pubblicazione in formato on-line ed e-book quest’anno con una serie di racconti brevi: “La mula di Gioè” a maggio, “C’era la guerra – Proprio come oggi” a giugno, “Giovanna” a luglio, “Vitaly: Sono qui, Dio!” a ottobre e adesso “Loro non sanno… Mia u Fratin – U’ l’è u megiu du ballu”. Il dottor Enrico Gamba ha affiancato lo stile di Luigi Spiota a quello del famoso autore brasiliano Paulo Coleho, autore di romanzi celebri quali L’alchimista e Sulle sponde del fiume Piedra mi sono seduto e ho pianto.
Luigi Spiota, alessandrino di nascita, si è trasferito a Varazze nel 1975 per motivi di lavoro, nel corso degli anni ha maturato la sua trasformazione, unendo la sua formazione piemontese al carattere ligure. Attivo nel mondo del volontariato cittadino e di frazione, in particolare dopo il pensionamento, guida gruppi di appassionati camminatori nell’entroterra varazzino e insegna a costruire e a fare manutenzione dei muretti a secco. Negli ultimi anni ha scoperto la sua vocazione per la scrittura con romanzi e racconti molto apprezzati.