
I pini marittimi, alberi delle Conifere che fanno bella mostra di se nelle pinete vicine alle spiagge liguri e nell’immediato entroterra, sono in serio pericolo.
Come denunciato da Gabriello Castellazzi, portavoce della Federazione dei Verdi di Savona, da qualche tempo sta proliferando un parassita letale, la Toumeylla parvicornis, chiamata Cocciniglia tartaruga, in quanto il suo corpo ricorda il carapace della tartaruga. Questo parassita sta già provocando gravi danni ai pini marittimi dell’Italia Meridionale e si sta avvicinando pericolosamente anche alla Liguria.
La Cocciniglia tartaruga rischia, come denunciato dal portavoce dei Verdi, di provocare un autentico disastro, ricordando le recenti crisi del castagno, provocata dal Cinipide galligeno che, per fortuna, è stato sconfitto in pochi anni grazie alla lotta biologica con il Torymus sinensis e ancora la drastica riduzione delle palme a causa del Punteruolo rosso di una decina d’anni fa.
Che cosa è la Cocciniglia tartaruga? Un insetto parassita molto prolifico che, in un solo anno, si riproduce fino a quattro volte, la femmina depone circa settecento uova e vola fino a cinque chilometri dal nido. L’origine di questo insetto è dell’America Centrale, in quanto i primi danni alle piante sono avvenuti nei Caraibi a partire dal 2005, quando ha distrutto la varietà locale di pini grazie alla mancata presenza di antagonisti naturali.
La sua presenza in Italia viene segnalata la prima volta nel 2014 in Campania e nel 2016 nel Lazio, regioni particolarmente ricche di pini marittimi. Attualmente la sua presenza è oggetto di attenzione e di monitoraggio in Toscana, con la Riserva Naturale di Monte Argentario costantemente sotto controllo.