LA RAZZA BOVINA PIEMONTESE E’ STATA TRA LE PROTAGONISTE DEL RECENTE G7

Lo chef Massimo Bottura ha preparato un piatto di Fassona Piemontese al Barolo ai grandi della terra

La razza bovina Piemontese è stata una delle protagoniste del recente G7 che si è tenuto da giovedì 13 a sabato 15 giugno in Puglia.

Gli occhi del mondo sono stati puntati sulla Puglia da giovedì 13 a sabato 15 giugno in occasione del G7, il vertice che riunisce le sette economie più importanti del mondo, tra i protagonisti dell’evento anche la Razza Bovina Piemontese, con il piatto di Fassona piemontese con salsa al Barolo che è stata preparata per l’occasione da Massimo Bottura, lo chef modenese che ha ottenuto tre Stelle Michelin, titolare dell’Osteria Francescana premiata per ben due volte come miglior ristorante al mondo da The World’s 50 Best Restaurants.

Il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada, ha commentato: “Se perfino ai grandi della Terra viene preparata un’eccellenza del nostro Piemonte come la Fassona, ancora più sul nostro territorio va valorizzata e promossa una carne unica per le sue qualità. Parliamo di un comparto che conta 310 mila capi, più di 4 mila aziende e oltre 10 mila addetti nel settore, con un’elevata percentuale di giovani allevatori. È urgente focalizzarsi su progettualità di cui necessita questo comparto, sostenuto dalla grande imprenditorialità e professionalità degli allevatori che rivestono un ruolo fondamentale sul territorio per preservare la biodiversità ed evitare lo spopolamento”.

Il Direttore Provinciale di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu, ha aggiunto: “È motivo di orgoglio vedere nel menù del G7 questo prodotto di grande eccellenza, si tratta di una importante opportunità per far conoscere oltre ai confini regionali e nazionali la razza Piemontese. Ancora più in questo momento in cui stiamo combattendo le importazioni sleali di cibo dall’estero con la campagna e la raccolta firme #nofakeinItaly, è importante valorizzare e sostenere le produzioni territoriali con progetti di filiera che guardino anche al mercato estero”.

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