MAGAZINE ZONA 30 – BOLOGNA CITTA’ 30, E SE FRANCESCO GUCCINI AVESSE RAGIONE?

La rubrica settimanale di Claudio Cheirasco riprende l’intervento del noto cantautore che ha fatto molto discutere questa estate

L’appuntamento settimanale con la rubrica Zona 30 di Claudio Cheirasco, dedicata alla mobilità sostenibile, ritorna su un tema che ha fatto molto discutere questa estate, la lettera ai giornali di Francesco Guccini con cui il noto cantautore criticava la decisione dell’Amministrazione Comunale di Matteo Lepore di istituire la Zona 30 a Bologna, terza città del Nord Italia per numero di abitanti.

Buongiorno e buona settimana a tutti,

Da sei mesi Bologna è la prima città capoluogo d’Italia ad essere diventata città 30, vale a dire una città in cui la regola è muoversi ai 30 km orari e andare ai cinquanta, sarà consentito eccezionalmente solo in alcune strade “corridoio” con caratteristiche ben precise.

A partire dal 1 gennaio prossimo il periodo propedeutico e sperimentale sarà terminato e si inizierà a fare sul serio.

Se vi ricordate anche Francesco Guccini aveva spezzato una lancia a favore degli automobilisti, dicendo, in estrema sintesi, che di fatto è impossibile andare ai 30 km orari alla guida di un’automobile.

Mi viene molto difficile dargli torto, per cui proverò a considerare con più attenzione questa sua affermazione. Lo farò a bocce ferme, dopo quasi sei mesi, quando la polemica si è sicuramente placata.

A dire il vero Francesco precisava a stretto giro che il suo pensiero fosse stato travisato e interpretato in chiave polemica. Egli non è e non può essere contro le zone 30. Nella sua intervista aveva semplicemente provato a spiegare che procedere a 30 km all’ora a Bologna, attualmente, è pressoché impossibile.

Ed è proprio su questa affermazione che vorrei sviluppare un ragionamento, che ancora nessuno ha fatto e che non tutti reputano basilare, anche se per conto mio lo è.

Guccini ha già scritto a tempo debito una lettera di precisazione pubblicata anche sul sito francesco guccini.it, adducendo che per far capire alle persone che in città non si deve correre con la macchina serve una vera e propria rivoluzione culturale. Imporre un drastico cambiamento di mentalità alle persone che sono abituate a usare la macchina per i propri spostamenti è una cosa complessa, che richiede tempo. Ben vengano i provvedimenti del Sindaco Lepore, sono tanti piccoli tasselli di un mosaico che va costruito col tempo a tutto vantaggio dei cittadini.

Tutto vero e tutto sacrosanto, ma questo non toglie che attualmente, sia veramente difficile guidare a bassa velocità. Sembra pazzesco, ma automobili che hanno qualunque optional tecnologico per garantire il massimo comfort di guida in qualunque situazione si possano trovare, non hanno un modo per rendere agevole la guida a 30 km orari da semaforo a semaforo.

Lo stesso Cruise Control non permette di mantenere la velocità dei 30 km orari, li considera una velocità troppo bassa.

Volete farmi credere che non sia possibile progettare motori e automobili in grado di rendere confortevole procedere a 30 km orari?

Se è veramente così siamo messi male, ragazzi, ma io non credo.

Se le auto non saranno presto adeguate a reggere velocità più basse, le conseguenze potrebbero veramente essere quelle previste da Francesco Guccini, vale a dire “costringere i cittadini a privilegiare le bici e i mezzi pubblici, a tutto vantaggio della sicurezza, della riduzione del traffico e anche dell’inquinamento”.

E io aggiungo, a tutto svantaggio di un mezzo di trasporto che non ha saputo stare a passo coi tempi: l’automobile, chi se la ricorda?

Claudio Cheirasco

docente, giornalista, referente di Fiab Tortona sezione Malabrocca.

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