VARAZZE COMMEMORA L’OTTANTESIMO ANNIVERSARIO DEL BOMBARDAMENTO

Giovedì 13 giugno la cerimonia per non dimenticare i tragici avvenimenti del giugno 1944

Giovedì 13 giugno Varazze commemora l’ottantesimo anniversario del tragico bombardamento del Centro Storico per onorare e ricordare le vittime di quella giornata.

Sono trascorsi ottant’anni ma Varazze non dimentica il bombardamento aereo del 13 giugno del 1944 che sconvolse il Centro Storico cittadino e varie parti del Lungo Tiero, causando cinquantuno vittime e diversi feriti nonché gravi danni alle abitazioni. Per non dimenticare quei tragici eventi, anche alla luce dei venti di guerra che spirano in diverse parti del mondo, giovedì 13 giugno alle ore 10 e 30 ci sarà la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti di Via Malocello, alla presenza del Sindaco del Comune di Varazze, Luigi Pierfederici, dei rappresentanti d’Arma e delle associazioni cittadine a cui la cittadinanza è invitata. Il giornalista e poeta dialettale Mario Traversi racconta quella tragica pagina di storia cittadina:

“Erano le ore 07:10 del mattino, quando una squadriglia di cacciabombardieri alleati, provenienti dal mare a bassa quota, dopo aver sorvolato la vallata del Teiro in direzione nord, si rivolgevano, in un carosello di morte, verso il ponte ferroviario, cogliendo di sorpresa la cittadinanza nel primo risveglio, che, per molti, fu anche l’ultimo.

Un mattino che preannunciava una radiosa giornata di sole, con il mercato ortofrutticolo dei contadini in via Carattino (meglio conosciuto come l’Orto del Parroco), si oscurò nel fragore e nel fumo delle bombe il cui obiettivo era sicuramente il ponte ferroviario, senza peraltro colpirlo (una sola bomba finì nel terrapieno di fine ponte a ponente), portandosi via intere famiglie, (una per tutte quattro componenti della famiglia Cafferata), lasciando nel dolore e nel panico l’intera comunità.

Una piramide di macerie all’incrocio di via Malocello con via Carattino e l’attuale Aurelia bis, impegnò per tutta la giornata i soccorritori dell’U.N.P.A., i Vigili del Fuoco, le Forze dell’Ordine e molti volontari, tra cui parecchi sacerdoti Salesiani, guidati dal Direttore del Collegio, don Valfrido Masieri, nel recupero dei morti, che furono provvisoriamente composti nell’Oratorio di San Giuseppe, dove si assistette a strazianti scene di disperazione da parte dei famigliari, confortati soprattutto dal parroco di Sant’Ambrogio don Francesco Calandrone, miracolosamente scampato alla strage, in quanto chiamato poco prima in chiesa, a confessare alcuni soldati, aveva lasciato la canonica, che fu colpita e nella quale perirono alcuni suoi famigliari.

80 anni sono tanti e sono pochi, il tempo ha le sue leggi, ma il ricordo rimane una componente che non abbandonerà mai quei micidiali attimi di terrore. Le piaghe aperte in tante famiglie, non sono mai scomparse e, anzi, si riaprono virulente nel ricordo di quel terribile bombardamento aereo del 13 giugno 1944, e non solo su Varazze”.

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