I RACCONTI DI MARINA SALUCCI – LE STELLE DEL PRESENTE (QUINTA E ULTIMA PARTE)

L’ultima parte del racconto sentimentale ambientato nelle calde notti estive

Un nuovo appuntamento con i racconti di Marina Salucci che ci presenta la quinta e ultima parte delle puntate di “Le stelle del presente”, una storia romantica che ci immerge nelle serate estive ormai sempre più vicine dove il protagonista è ovviamente l’amore, capace di attrarre sempre ad ogni epoca.

Lei disse:- L’aiuto a mettere a posto il telescopio, lui approvò e si girarono nello stesso momento, la stessa rotazione di corpi, braccia e mani, in modo che una mano toccò l’altra, un braccio un altro braccio, e i corpi erano vicini, davvero molto vicini.

Non si sarebbero forse cavati d’impaccio, ma il telescopio in quel parapiglia pensò bene di cadere, ed entrambi cercarono di afferrarlo. Lei lo acchiappò, ma era pesante davvero, e la portò ad atterrare sul parquet, e lui vi arrivò un attimo dopo.

I corpi vicini furono ancora più vicini, e anche le mani si intrecciarono, descrissero percorsi, carezze brividi silenzi parole, pelle che parla, archi che si tendono, occhi che brillano nella reciproca conoscenza e fusione…

Due corpi, due persone vive, che pulsavano di emozioni, di sentimenti, con una storia tutta da scoprire…

Le stelle camminarono nel cielo, le costellazioni ruotarono, cambiarono gli dei e gli eroi. Sorse poi la stella del mattino. Da est si levò la luce fioca e sublime che sta fra la notte e il giorno, la luce in cui sfilano veloci tutti i colori dell’anima.

Si svegliarono. Furono felici di guardarsi e di potersi confermare che erano ancora lì, che da due sacchetti da buttare fosse nata una notte di stelle. Lessero la gioia negli l’uno dell’altra. Poi si vestirono, ognuno aveva qualcosa che lo aspettava.

Dunque furono sulla porta.

Nel momento del congedo lei fu assalita dalla paura, che era tornata alla carica. Si chiese come sarebbe andata quella storia, se il domani avrebbe dispensato ancora stelle, o il cielo sarebbe mutato in tempesta.

Anche lui sentì il vuoto del distacco, e in quel vuoto la paura si infilò. Erano stati vicini, felici, ed ora, ora che sarebbe successo? Sarebbero andati avanti su quella strada, oppure si sarebbero trovati di nuovi sbalzati, lontani, di nuovo estranei?

Si guardarono, e si videro negli occhi le reciproche paure, come in uno specchio.

Lui volle parlare per primo e disse che non era mai stato così bene con una persona. Un regalo inaspettato. Ma ora si stavano facendo domande dettate dal timore del domani. Perché il passato aveva lasciato qualche cicatrice.

Lei fu rincuorata da quella condivisione e disse che la paura arriva senza preavviso e vuole certezze che il futuro non può dare. Gli fece una carezza.

Lui sentì una vibrazione rigenerante. La abbracciò. Le recitò i versi di un poeta latino che esortava a non interrogare il domani, e li recitava anche per se stesso.

Poi uscirono e scivolarono nelle proprie vite, leggeri per le scale e fuori nelle vie, pensando che il presente aveva regalato stelle a profusione, e nel presente avrebbero cercato di vivere.

Perché la certezza del domani a nessuno, a nessuno può essere elargita.

Marina Salucci

Leggi la prima parte qui: https://limontenews.wordpress.com/2024/05/17/i-racconti-di-marina-salucci-le-stelle-del-presente-prima-parte/

Leggi la seconda parte qui: https://limontenews.wordpress.com/2024/05/24/i-racconti-di-marina-salucci-le-stelle-del-presente-seconda-parte/

Leggi la terza parte qui: https://limontenews.wordpress.com/2024/05/31/i-racconti-di-marina-salucci-le-stelle-del-presente-terza-parte/

Leggi la quarta parte qui: https://limontenews.wordpress.com/2024/06/07/i-racconti-di-marina-salucci-le-stelle-del-presente-quarta-parte/

Con questo racconto Marina Salucci si prende una pausa estiva augurando buone vacanze ai lettori e ci da appuntamento dopo Ferragosto con tanti nuovi racconti inediti.

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