LA GALLERY MALOCELLO DI VARAZZE OSPITA LA MOSTRA PERSONALE DI ENRICO E FRANCESCO MASALA

Fino al 30 luglio presso la Gallery Malocello si potrà visitare la mostra personale dei due fratelli uniti dall’amore per l’arte

Ha aperto i battenti ieri e si potrà visitare fino a domenica 30 luglio presso la Gallery Malocello di Varazze la mostra personale dei fratelli Enrico e Francesco Masala, due stili diversi e una grande passione in comune per l’arte.

La mostra è allestita negli accoglienti locali della Gallery Malocello, sede della prestigiosa Associazione Artisti Varazzesi, ubicati in Via Malocello nel cuore del Centro Storico cittadino, con la collaborazione dell’Associazione ospitante e il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Varazze e potrà essere visitata tutti i giorni fino a domenica 30 luglio dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 17 e 30 alle ore 23 sempre con ingresso libero.

La pittura di Enrico Masala si avvicina al neoclassico tendente all’iperrealismo, egli viene attratto dalle immagini di vita quotidiana, dagli animali o da scorci caratteristici. La sua attenzione per i particolari nasce dalla sua attività come orafo, allievo del famosissimo Giulio Sforza. Enrico Masala nutre una passione per il bello e i gioielli da lui ideati e realizzati ne sono un classico esempio. Successivamente seguendo il fratello Francesco ha iniziato ad esprimere la sua arte attraverso la pittura e, grazie alla precisione del tratto, ha realizzato quel figurativo che è la base solida e indispensabile per la pittura iperrealista.

La pittura di Francesco Masala, come ha spiegato la professoressa Mattea Micello, storico e critico dell’arte, è di notevole fascino, i suoi paesaggi non sono imitati ma interpretati, gli elementi architettonici molto spesso di citazione classica perdono il loro carattere per assumere movimenti inediti, che fungono da matrici motorie dell’opera, sviluppandosi secondo direttrici intersecanti. Tutti gli elementi rappresentati da Francesco Masala si sviluppano mediante torsioni e modulazioni, proponendo delle infinite variazioni di visualizzazioni degli stessi, realizzando una composizione che è allo stesso tempo potente e instabile per lo scontrarsi e l’inclinarsi dei volumi che creano suggestioni di movimento sonoro, lo squarcio urbano è come all’interno di un tema musicale, sempre nuovo, vario, che assume accenti esaltanti, ora euforici, ora felici.

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