INAUGURATA A CAPRIGLIO LA PIAZZA DEDICATA A GIUSEPPE RAPELLI

Onorevole e sindacalista fu uno dei Padri Costituenti della Costituzione Italiana

Nella giornata di sabato 20 aprile nella frazione Serra del Comune di Capriglio è stata inaugurata la nuova piazza intitolata all’Onorevole Giuseppe Rapelli uno dei padri della Costituzione Italiana.

La cerimonia di intitolazione della piazza della frazione Serra di Capriglio all’Onorevole Giuseppe Rapelli si è tenuta nella giornata di sabato 20 aprile, la piazza è centrale nella frazione e ad essa si affacciano la chiesa, la sede della Società di Mutuo Soccorso e il peso. L’intitolazione è avvenuta alla presenza del Sindaco del Comune di Capriglio, Tiziana Gaeta e del dottor Paolo Mastrocola, alto funzionario della Prefettura di Asti nonché di numerosi Sindaci della zona, del Comandante della stazione dei Carabinieri di Montafia e della Compagnia di Villanova nonché di Gianluigi e Sergio Omegna, cugini dell’Onorevole Rapelli che ne hanno ricordato gli aspetti più privati.

Giuseppe Rapelli nacque a Castelnuovo Don Bosco il 29 ottobre del 1905, si trasferì a Torino dove entrò nell’Azione Cattolica e fin da giovanissimo si avvicinò al movimento sindacale, diventando, alla fine del 1924, Segretario della locale Unione del Lavoro. Nel 1926 fondò la rivista “Il Lavoratore” di idee antifasciste, chiusa alla fine dell’anno dall’ormai consolidato regime, negli anni Trenta si dedica all’attività commerciale, nell’autunno del 1942, a guerra ancora in corso, partecipa alle riunioni clandestine della Democrazia Cristiana, partecipando poi alla Resistenza come membro del Comitato Sindacale del CLN Piemontese, nell’estate del 1945 diventa Segretario della Camera del Lavoro di Torino e fonda le ACLI piemontesi. Alle elezioni del 1946 viene eletto nell’Assemblea Costituente, diventando uno dei Padri Costituenti della Costituzione Italiana, venendo rieletto alle elezioni del 1948, del 1953 e del 1958, a causa di gravi problemi di salute interrompe l’attività politica e sindacale spegnendosi a Roma nel giugno del 1977, la sua biblioteca è stata interamente donata al Centro Studi Pietro Gobetti.

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