ACQUI TERME, REVOCATO L’ACCORDO CON EGEA PER LA GESTIONE DI MOMBARONE

La decisione consensuale era avvenuta nell’estate del 2022

Il Comune di Acqui Terme ha revocato l’accordo con l’azienda albese Enea per la gestione del calore di Mombarone

Con una delibera la giunta del Comune di Acqui Terme ha emanato il provvedimento che ratifica con accordo consensuale la dichiarazione di pubblica utilità del project financing relativo alla gestione del calore di Mombarone, dichiarandone l’efficacia dell’utilizzo a Egea, approvata a giugno 2022. Il valore si aggirava intorno ai 2,5 milioni di euro. La decisione era già stata confermata dal Sindaco del Comune di Acqui Terme, Danilo Rapetti, nell’ultimo consiglio comunale del 2023 e decisa nell’estate di due anni fa dopo una serie di incontri con l’azienda albese. Alla base di tale scelta vi è l’aumento del costo dei materiali d’opera e del gas generato dal conflitto tra Russia e Ucraina.

L’Assessore al bilancio del Comune di Acqui Terme, Mario Pasqualino, ha spiegato: “Nei due mesi successivi al nostro insediamento. Egea non ha mai forzato la mano sulla stipula del contratto. La stessa azienda, infatti, riconosceva le proprie perplessità derivate da eventi indipendenti dalla volontà di tutte le parti in causa”. Che poi ha aggiunto: “A seguito di tutte queste valutazioni in accordo consensuale con Egea, siamo giunti alla decisione di rinunciare al progetto. Tuttavia, ci riserviamo la facoltà di non abbandonarlo completamente, perché futuro potrebbe essere ripreso in considerazione a completamento di tutto il percorso di rilancio che verrà fatto su Mombarone”.

La revisione economica ha decretato che le opere pubbliche previste nel progetto sarebbero ricadute sul canone che il Comune avrebbe dovuto versare a Egea, si trattava del 21% per il 2022 e del 22% per il 2023. Tradotto 160mila euro più Iva l’anno per sostenere le stesse opere e la stessa fornitura di gas, il canone sarebbe ammontato a 192mila euro, causando nei successivi tre lustri un esborso di 480mila euro più Iva.

Emanuele Pagliano Migliardi

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