OLTRE TRECENTO PERSONE HANNO PARTECIPATO ALLA MOBILITAZIONE PER DIRE NO ALLA MINIERA DEL BEIGUA

Oltre trecento persone hanno partecipato ieri alla mobilitazione contro lo sfruttamento minerario nell’area protetta del Parco del Beigua. Gli escursionisti, tra cui tante famiglie con bambini, ambientalisti, scout, amministratori locali e cittadini, si sono ritrovati alla base scout Il Rostiolo, dicendo ancora una volta il loro no alle ricerche di titanio all’interno del Parco.

La maggior parte dei partecipanti proveniva da Genova, Savona e dintorni ma sono arrivati escursionisti anche da Torino, Livorno, La Spezia e altre città. Sono intervenuti il referente regionale dell’Agesci, Lorenzo Cappelli, la Vicesindaco di Sassello, Lia Zunino, il Sindaco di Urbe, Fabrizio Antoci, la Vicesindaco di Tiglieto, Cinzia Viotti, la consigliera del Comune di Rossiglione, Valentina Subrero, Sonia Pesce della Polisportiva Piampaludo, Carla Scarsi dell’Associazione Per il Parco di Portofino, il Presidente di Legambiente Liguria, Santo Grammatico e il Presidente del Circolo Legambiente La Spezia, Stefano Sarti, che ha parlato delle concessioni minerarie nel Levante ligure.

La richiesta, ancora una volta, è quella di ritirare il permesso regionale di ricerca concesso alla CET, Compagnia Europea del Titanio, e di ascoltare il territorio, evitando degli strascichi nei tribunali amministrativi. Santo Grammatico di Legambiente ha chiesto di far entrare Urbe nel Parco del Beigua, per garantire la tutela del territorio dallo sfruttamento insostenibile che comporterebbe l’apertura della cava di titanio.

Al termine si è discusso della vertenza che riguarda la possibilità di campionamenti e l’apertura di nuove miniere in regione, con il Comitato Tutti per il Parco che ha ricordato le vicende complicate del Parco Nazionale di Portofino.

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GRANDE INTERESSE A VARAZZE PER LA MOSTRA ARCHITETTONICA DI FRANCESCO BALBO

Si è conclusa ieri la mostra d’arte architettonica di Francesco Balbo, che ha esposto in una personale alla prestigiosa Gallery Malocello di Varazze. L’esposizione, organizzata con la collaborazione del Gruppo Artisti Varazzesi, ha visto l’artista dare particolare rilevanza ai caratteri geometrici, soffermandosi sullo spazio e sui vari modi che stanno alla base, come concetto fondamentale per rappresentarlo.

Una mostra, quella della settimana scorsa a Varazze, che ha visto una grande partecipazione da parte del pubblico, sostanzialmente diversa e lontana da quell’espressione artistica che siamo normalmente abituati a vedere, seppure rappresentata con molteplici forme e sfaccettature.

Francesco Balbo, nati ad Asti nel 1983, ha studiato architettura al Politecnico di Torino, figlio d’arte, il padre Giulio, mancato nel 2017, è stato un’artista polivalente e un geniale sculture, lasciando in eredità tante opere artistiche ed architettoniche.

Appassionato d’arte, Francesco Balbo ha creato sculture, bassorilievi, elementi decorativi e di arredo in bronzo, ferro, acciaio, rame e legno dipinti con smalti e colori naturali. Realizza inoltre murales e installazioni su parete, utilizzando elementi tagliati a laser, ossidati e arruginiti. Le sue opere sono state vendute dalle case d’aste Sant’Agostino di Torino e Meeting Art di Vercelli, recentemente ha esposto alla Mostra “Paesaggio è arte” di Vicchio.

DOPPIO TITOLO ITALIANO PER VINCENZO LA CAMERA, PORTACOLORI DELL’UNVS DI NOVI LIGURE

Ancora una grande prestazione per Vincenzo La Camera, atleta master della Società Atletica Novese e della sezione di Novi Ligure dell’UNVS – Unione Nazionale Veterani dello Sport.

Un anno, il 2021, che sembra magico per Vincenzo La Camera, dopo i record italiani conseguiti a luglio ed agosto ecco che sono arrivati i titoli di Campione Italiano al meeting di Rieti che, in tre giornate diverse di gare, assegna i titoli di tutte le specialità per le categorie Master.

Nella prima giornata subito i due squilli per l’atleta novese, la vittoria nel salto in lungo, strappata al sesto salto e quella, per larga dimensione, negli 80 metri ostacoli. Nella terza giornata Vincenzo La Camera ha conquistato anche un secondo posto nei 200 metri, percorrendo la distanza in 30 secondi e 90 centesimi.

LA PROVINCIA DI ALESSANDRIA E LE SUE ECCELLENZE PROTAGONISTI A CHEESE

La Provincia di Alessandria e le sue numerose eccellenze alimentari e vitivinicole saranno ben rappresentate nella tredicesima edizione di Cheese, in programma a Bra dal 17 al 20 settembre, con i prodotti di qualità che avranno la possibilità di una grande vetrina internazionale con la più grande fiera dedicata al mondo del latte e dei formaggi.

Nell’edizione precedente del 2019, Slow Food aveva fatto un passo in avanti nella riflessione sul futuro dei formaggi di qualità, puntando sul tema del Naturale e accendendo i riflettori sulla biodiversità, fatta di batteri, lieviti ed enzimi, quest’anno prosegue nella stessa direzione, concentrandosi sugli animali, senza i quali, è bene ricordarlo, non esisterebbe l’infinita biodiversità casearia che si può toccare con mano a Cheese.

Tra i Presidi Slow Food in mostra a Bra della Provincia di Alessandria ricordiamo il Montebore del Caseificio Terre del Giarolo a Fabbrica Curone, una formaggetta di latte ovino e vaccino dalla storia antichissima e dalla curiosa forma che ci ricorda una torta nuziale, probabilmente ispirata dall’antica torre diroccata del Castello di Montebore, fatta dalla sovrapposizione di robiole dal diametro decrescente. Ottenuto da latte crudo, il Montebore presenta degli odori leggermente animali e poco speziati e, in degustazione finale prevale un sentore di castagna, accompagnato da sfumature erbacee.

Domenica 19 alle ore 15, nel corso dell’evento “Tra le vigne e le malghe di Presidi” si parlerà, tra gli altri, dell’abbinamento tra la Robiola di Roccaverano, dai leggeri sentori ircini, che viene proposta in abbinamento al Moscato passito di Strevi, che viene prodotto scegliendo il fiore della vendemmia, ovvero i grappoli più sani e spargoli, e che viene sistemato in cassette e successivamente sui graticci per appassire in ambiente aperto.

Alle ore 11 la “Colazione con il produttore“, la colazione, si sa, è il pasto più importante della giornata e a Cheese verrà fatta in compagnia degli ex studenti dell’UNISG, tra questi Silvia Paoli che, insieme alla famiglia, gestisce la Pasticceria artigianale Mamù di Alessandria, sempre due ex studentesse UNISG si incontreranno con il Caseificio Di Nucci, latteria che, dal 1662, porta avanti le tradizioni dell’arte casearia e Sfusobuono, il primo shop online di vino artigianale fondato da Alessandra Costa proprio ad Alessandria.

Sempre domenica, alle ore 16 e 30 l’aperitivo dal titolo “Pane artigianale e formaggio reale” a cui parteciperanno il Caseificio Terre del Giarolo e Cuore di Pane Bio, con una food talk e la degustazione del panino Monfrà, un pane speciale, realizzato con farina di grano antico 100 per cento San Pastore e Nocciole Piemonte Igp, con un ingrediente di eccezione, il formaggio di Montebore. Infine, nei food truck dedicati alle birrerie, arriva, dalla Provincia di Alessandria, il Birrificio Canediguerra.

BATTESIMO DELLA SELLA AL CENTRO IPPICO IL DUENDE DI QUARGNENTO

Due giornate di battesimo della sella, per avvicinare i più piccoli ad uno sport antico e bellissimo come l’equitazione, sabato 25 e domenica 26 settembre al Centro Ippico Il Duende di Quargnento.

Per tutte e due le giornate, dalle ore 15 in poi, i bambini che hanno compiuto almeno cinque anni, potranno fare un’esperienza unica in modo del tutto gratuito, sperimentando come ci si sente a stare in cima ad un cavallo o un pony e scoprire come si vede il mondo da lassù!

Nel frattempo il Centro Ippico Il Duende è ripartito con gli stage periodici per i propri atleti, seguiti dal giudice internazionale di dressage e ecuyer del Cadre Noir, Alain Francqueville.

Per tutte le informazioni sul battesimo della sella e non solo si può contattare il Centro al numero di telefono 339-5403891 oppure inviare una mail a duende@centroippicoilduende.it

VERSO LE AMMINISTRATIVE DI MASONE – A TU PER TU CON ROSSELLA BRUZZONE

Manca ormai solamente un mese alle elezioni amministrative che vedranno il rinnovo di diversi Consigli Comunali e le cariche di Sindaco, tra i Comuni più importanti della nostra zona c’è Masone, dove la sfida è a due tra il Sindaco uscente Omar Missarelli (che intervisteremo nei prossimi giorni) e Rossella Bruzzone, che abbiamo intervistato oggi:

Rossella Bruzzone ha 54 anni, di professione impiegata, vive da sempre Masone ed è quei che ha scelto, con il suo compagno di vita, di formare la propria famiglia e far crescere i suoi figli. È sposata dal 1994 ed è madre di tre figli, di cui due gemelli, di età compresa tra i 22 ed i 26 anni. Lavora da più di trent’anni nella Pubblica Amministrazione e, nel corso della sua carriera lavorativa, ha ricoperto diversi ruoli sia in campo tecnico che in campo amministrativo.

Perché ha deciso di candidarsi a sindaco?

Lavoro da più di trent’anni nella pubblica amministrazione e nell’ultimo decennio in particolare mi sono occupata di gestione dei servizi finanziari comunali lavorando anche come dipendente del mio Comune. Mi candido, quindi, perché desidero mettere a disposizione della mia comunità la mia esperienza pluriennale in ambito pubblico ma anche perché ritengo utile l’importante esercizio di democrazia che rappresentano le elezioni amministrative, soprattutto tenendo conto del fatto che nelle ultime elezioni comunali non è stato possibile un confronto visto che era presente una sola lista di candidati.

La lista civica “Masone Oggi per il Domani” rappresenta un’alternativa alla maggioranza uscente ed è formata da persone che provengono da varie esperienze e competenze personali, ma soprattutto da giovani che hanno chiaramente espresso il desiderio di mettersi in gioco per il bene della nostra comunità. Una tale forza non poteva essere dispersa e ho aderito con entusiasmo al progetto di condivisione di idee e prospettive che piano piano si è venuto a creare.

Come pensa di affrontare le sfide future?

Le sfide da affrontare sono molte e con molteplici criticità. Basti pensare alla scuola dell’infanzia in costruzione che ha il cantiere bloccato da circa un anno, all’area della ex stazione di servizio ERG che necessita di recupero e riqualificazione così come la ex area CERUSA che continua ad essere solo un parcheggio provvisorio. Saranno necessari approfondimenti e studi specifici ma la nostra idea di amministrazione è quella di affrontare ogni argomento con la politica dei “piccoli passi” per non disperdere risorse e per preparare al meglio le azioni successive che dovranno porre le basi per il futuro del paese.

Quali sono i progetti per sviluppare Masone?

Com’è noto negli ultimi anni il nostro territorio ha dovuto affrontare un isolamento forzato a causa dei gravi problemi di viabilità conseguenti al crollo del Ponte Morandi e ai continui cantieri autostradali, il tutto aggravato dal periodo storico che stiamo vivendo a causa del COVID. Si è quindi verificata la necessità di sviluppare maggiori servizi per la cittadinanza ed è proprio ciò che ci proponiamo di attuare. Per esempio, con il ricorso delle aziende al lavoro agile si propone la creazione di spazi di co-working dove i lavoratori possano svolgere la loro attività in ambienti sicuri e attrezzati e nel contempo rivivere la socialità degli ambienti lavorativi. Oppure fornire una connessione internet ad accesso libero ad artigiani e commercianti per migliorare la loro possibilità di essere competitivi aprendo vetrine virtuali al mondo esterno per far conoscere i loro prodotti.

Secondo lei, che competenze devono avere oggi un sindaco e un consigliere comunale?

Credo che un amministratore comunale, sia sindaco o consigliere, debba essere sempre consapevole del ruolo istituzionale che ricopre per essere vicino ai bisogni dei suoi cittadini. Le proprie competenze personali e professionali sono indispensabili ma non sufficienti. Ciò che serve veramente è la capacità di amministrare utilizzando al meglio le risorse disponibili, sia umane che finanziarie, senza sprecare e attraverso l’attuazione di obiettivi possibili.

Perché i cittadini masonesi dovrebbero votarla alle prossime elezioni amministrative?

Vivo da sempre a Masone e i miei concittadini mi conoscono e conoscono il mio impegno e la mia dedizione alla comunità. Nel corso degli anni mi sono impegnata socialmente in diversi ambiti e quindi non rappresento l’ignoto ma credo di rappresentare la competenza e l’affidabilità che ho sempre perseguito in ogni impegno sia lavorativo, sia familiare, sia sociale. E poi … nel mio quotidiano parlo il dialetto masonese e se la comunità scegliesse il progetto del nostro gruppo, dopo tanti anni ci sarebbe nuovamente un sindaco che “parla come i nostri anziani” … battute a parte credo nel progetto e siamo pronti per questa sfida elettorale.

E il sogno nel cassetto?

Mi piacerebbe che un giorno si parlasse dell’ambiente di Masone non solo come bellezza di paesaggi, sentieri, boschi e montagne, ma soprattutto come ambiente sostenibile. Mi piacerebbe che si parlasse di corretta gestione del ciclo dei rifiuti, di energia pulita e di edifici pubblici smart ed ecosostenibili. Mi piacerebbe che la classe dirigente fosse veramente attenta nell’informare il cittadino sulle tante opportunità che oggi si presentano per l’efficientamento energetico, e sensibilizzarne maggiormente l’utilizzo. Dobbiamo lavorare tanto e bene perché tutto ciò possa diventare realtà!

AL COMUNE DI OVADA UN FINANZIAMENTO NAZIONALE DI 2 MILIONI DI EURO PER TRE IMPORTANTI INTERVENTI

Il Comune di Ovada ha visto un importantissima approvazione, da parte del Ministero dell’Interno, di tre progetti che saranno finanziati a livello nazionale: il rifacimento del tetto della Scuola Damilano, i lavori di antisismica della Scuola Giovanni Paolo II e il completamento dei lavori in Via Gramsci.

La somma complessiva dei finanziamenti è di 2 milioni di Euro, le opere presentate dal Comune di Ovada erano in posizione utile nella graduatoria e sono state finanziate. Il Comune ha provveduto a confermare l’interesse al contributo grazie al sempre solerte lavoro degli uffici comunali.

Le risorse sono legate alle tre opere importanti che il Comune di Ovada ha inserito nella propria programmazione, il rifacimento del tetto della Scuola Primaria Damilano ammonta a 1 milione e 50 mila Euro, i lavori di antisismica della Scuola Primaria Giovanni Paolo II ammontano a 300 mila Euro mentre il completamento dei lavori in Via Gramsci ammontano a 600 mila Euro.

Sono tre opere importanti per la nostra città – ha dichiarato il Sindaco, Paolo Lanteroe non possiamo che esprimere grande soddisfazione per il risultato ottenuto; un risultato che ha visto un grande lavoro di squadra sia politico sia tecnico e amministrativo. Un doveroso grazie va ai nostri Uffici, in particolare all’Ufficio Tecnico, all’ingegnere. Guido Chiappone e all’architetto. Simona Sciutto, per il lavoro di programmazione e progettazione, all’Ufficio finanziario e alla Segreteria generale per il coordinamento. Dobbiamo poi ringraziare il Ministero dell’Interno e gli ultimi Governi per l’attenzione dimostrata nei confronti degli Enti Locali”.

Siamo davvero molto soddisfatti del lavoro svolto – ha dichiarato l’Assessore al bilancio, Sabrina Canevaabbiamo avuto la lungimiranza di progettare e programmare opere in modo utile per ottenere finanziamenti e di questo dobbiamo ringraziare i nostri Uffici. Avere progettazioni pronte è fondamentale per poter accedere a questi contributi. Sono poi doppiamente soddisfatta poiché una parte importante del contributo riguarda lavori che andremo a fare nelle nostre scuole, in un’ottica di attenzione verso le nuove generazioni. I nostri edifici scolastici, l’istruzione e la formazione, sono per noi una priorità, e lo abbiamo dimostrato”.

RICETTE DAL MONDO – PAPANASI DALLA ROMANIA

L’appuntamento di questa settimana con la consueta rubrica “Ricette dal mondo” vi porta questa volta nel cuore della cucina balcanica, precisamente in Romania. La gastronomia dei Balcani è particolarmente ricca, grazie alla contaminazione delle culture gastronomiche dell’area germanica, di quella russa, di quella turca e, ovviamente di quella mediterranea. Nei dolci, soprattutto, è possibile carpire questo mix cosmopolita di sapori, per esempio in questo dolce tipico, i Papanasi.

INGREDIENTI:

  • 300 grammi di farina di tipo 00
  • 500 grammi di ricotta fresca
  • 2 uova
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 1 fialetta di aroma di arancia
  • buccia grattugiata di limone
  • 50 grammi di zucchero semolato
  • sale q.b.
  • olio per friggere q.b.
  • confettura di viscole
  • panna acida

PREPARAZIONE:

Incominciate prendendo la ricotta e mettetela a sgocciolare, in modo da eliminare l’acqua, una volta sgocciolata mettetela in una ciotola e iniziate a schiacciarla con una forchetta. Aggiungetevi lo zucchero, le uova, l’essenza di arancia, la buccia grattugiata del limone, il bicarbonato e un po’ di sale. Ora mescolate tutto per bene in modo da far amalgamare tutti gli ingredienti e iniziate mettendo un po’ alla volta la farina.

Lavorate il composto in modo da ottenere un impasto consistente che non si attacca alle mani e fatelo riposare per circa dieci minuti. Prendete una parte dell’impasto e formate una pallina, modellandola, con le mani, per formare una sorta di ciambella con il buco. Per ogni ciambella modellate una piccola sfera di impasto.

Prendete una casseruola e fatevi riscaldare l’olio per friggere, immergendo i papanasi che avete fatto un poco alla volta, facendoli cuocere a fiamma bassa per 4-5 minuti e ricordandovi di girarli di frequente, dovete fare bene attenzione che si gonfino.

Una volte che i vostri papanasi avranno un aspetto dorato toglieteli aiutandovi con una schiumarola e metteteli sopra a della carta assorbente da cucina.

Adesso trasferite i papanasi belli caldi sopra un piatto da portata, farciteli con la panna acida e la confettura di visciole e mettete al centro la sfera piccola, cospargendo il tutto con dello zucchero a velo. A vostra scelta potete mettere solamente o la panna acida o la confettura. Serviteli in tavola belli caldi e buon appetito!

ATTENZIONE ALLA RICANIA SPECULUM, E’ PERICOLOSA PER GLI ALBERI DA FRUTTO

Uno strano insetto sta “invadendo” da qualche tempo il territorio del Centro Nord-Italia, in particolare proprio la Liguria. All’apparenza sembra una farfalla particolare, con la forma di teschio, caratterizzata da macchie scure e altre trasparenti.

Non si tratta però di una farfalla, ma di un insetto esotico, appartenente alla famiglia delle cimici, chiamato Ricania Speculum. Questo strano insetto è arrivato in Italia sembra, tramite l’esportazione di piante per il florovivaismo dal Sud-est asiatico. Nel periodo tra agosto e settembre è nel pieno del ciclo riproduttivo, motivo per cui, proprio durante questi giorni, ci può capitare di vederne spesso.

La Ricania Speculum è assolutamente innocua per l’uomo, ma, purtroppo non si può dire altrettanto per alcune specie di piante da frutta. Per questa ragione l’Osservatorio Ligure della Biodiversità chiede agli agricoltori di inviare le segnalazioni di questi insetti in modo da facilitarne la localizzazione mentre Arpal segnala che sul sito www.agriligurianet.it si può contattare il Servizio Fitosanitario Regionale per scoprire come eliminare questi insetti in caso stiano danneggiando le proprie coltivazioni.

TUTTO PRONTO PER LA TREDICESIMA EDIZIONE DI “CHEESE” DAL 17 AL 20 SETTEMBRE A BRA

Tutto pronto per la tredicesima edizione di Cheese, la grande manifestazione internazionale dedicata al mondo del latte e dei formaggi, organizzata come sempre da Slow Food, che sarà in scena a Bra dal 17 al 20 settembre.

Allevatori, casari, affinatori e formaggi, con centinaia di caci diversi, tutti rigorosamente a latte crudo e un’imponente selezione di vini e di birre da abbinare, ma anche laboratori del gusto, appuntamenti a tavola, conferenze, film, incontri e momenti di riflessione, tutto questo è Cheese.

“L’edizione che ci attende sarà nel segno della normalità – ha spiegato Alessandra Turco, responsabile eventi di Slow Foodquest’anno la manifestazione ha rischiato di non poter essere svolta ma, grazie all’impegno e al lavoro di tutti, Cheese torna e lo fa in continuità con le edizioni passate, a parte gli accorgimenti previsti dalle normative in materia di Covid-19. Una cosa la possiamo assicurare: l’evento non avrà nulla in meno rispetto a ciò che a cui tutti i visitatori sono abituati”.

Fabio Bailo, Presidente del Consiglio Comunale di Bra, ha ricordato di come “Esistono documenti che rivelano come, già nel Medioevo, fossero in vigore norme che regolavano la produzione di formaggi nella nostra zona. Un legame che arriva dal passato, si rinnova ogni biennio e siamo certi si proietterà nel futuro”.

La tredicesima edizione di Cheese ha il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, del Ministero della Transizione Ecologica e della Regione Piemonte.

Prima dell’inaugurazione ufficiale, nella giornata di giovedì 16 ci sarà un’anteprima digitale, con due importanti conferenze internazionali online che introdurranno i temi principali della manifestazione che, quest’anno, avrà come fil rouge “Considera gli animali”. La prima conferenza è intitolata “Noi e gli animali”, un invito a fermarsi un attimo e ripensare alla relazione tra esseri umani e tutte le altre specie che abitano il pianeta, un rapporto che oggi è prettamente economico ma che non può continuare ad essere tale. La seconda conferenza invece riguarda la battaglia per i formaggi naturali, tutti quelli realizzati senza aggiunta di fermenti industriali, una battaglia che Cheese porta avanti con decisione già da due edizioni.

L’inaugurazione ufficiale venerdì mattina alle ore 10 e 30, alla presenza del Ministro delle Politiche Giovanili, Fabiana Dadone e la consegna del Premio Resistenza Casearia, consegnato dalla nuova Presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini.

Per quattro giorni le vie di Bra si animeranno di tantissime persone appassionate di formaggi, latticini e buon cibo, pulito e giusto. Prenderanno parte a Cheese ben 250 espositori e 21 affinatori italiani e internazionali, 43 Presidi Slow Food italiani e stranieri, dieci Food Truck, sette cucine di strada e oltre venti realtà brassicole italiane segnalate dalla Guida alle Birre d’Italia. Confermata la Gran Sala dei Formaggi, con sessanta caci provenienti da tutta Europa, l’Enoteca curata dalla Banca del Vino di Pollenzo con trecento etichette italiane, per scoprire nuovi abbinamenti formaggi-vini, la Casa della Biodiversità nelle Scuole Maschili, con incontri dibattiti, proiezioni cinematografiche, degustazioni e racconti.

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