Cresce la preoccupazione dopo l’idea europea dell’indicazione che nuoce fortemente alla salute

Continuano le polemiche dopo la proposta dell’Unione Europa di indicare sulle etichette del vino la dicitura “Nuoce fortemente alla salute”, da parte di Cia Asti è arrivata una presa di posizione molto netta sulla vicenda.
Il vino, ha spiegato l’organizzazione agricola, è un alimento che proviene da territori riconosciuti Patrimonio dell’Umanità ed è l’espressione di una cultura che va difesa insieme alla tradizione millenaria che è nata sulle colline di Monferrato, Langhe e Roero. Il Presidente di Cia Asti, Marco Capra e il Direttore Provinciale, Marco Pippione hanno spiegato: “Il consumo responsabile va sicuramente incoraggiato e non messo in dubbio. Come ci ricorda il professor Giorgio Calabrese, esperto di livello internazionale, centinaia di migliaia di studi scientifici testimoniano gli effetti benefici del vino assunto in dosi moderate nell’ambito di uno stile di vita sano. Per altro le statistiche dimostrano che il consumo di vino è diminuito rispetto al secolo scorso a fronte di un livello qualitativo del prodotto che si è sempre più elevato. Preoccupante è invece il consumo smodato di superalcolici, soprattutto tra i giovani: su questo occorrerebbe puntare una campagna di educazione che non può certo limitarsi ai messaggi in etichetta”.
Secondo Cia Asti il silenzio assenso della Commissione Europea alla norma, nata su proposta dell’Irlanda, che introduce avvertenze sanitarie in etichetta per gli alcolici disincentivando di fatto il consumo di vino rappresenta un pericoloso via libera agli allarmismi e alla disinformazione e, allo stesso tempo, un precedente rischioso per l’Europa andando contro la definizione dell’etichettatura comune. Con questa decisione, ha proseguito Cia Asti, si sdogana l’autonomia decisionale dei singoli paesi dell’Unione Europea arrivando a compromettere tutto il lavoro fatto fino ad oggi a livello comunitario nell’ambito del Cancer Plan.
La proposta ha avuto subito il parere contrario di Italia, Francia, Spagna e di altre sei nazioni, Cia Agricoltori Italiani si appella quindi al Governo Italiano perché solleciti l’Unione Europea sugli impegni già presi per promuovere uno stile di vita sano e una corretta informazione, quello che vale sul vino vale per qualsiasi cibo una volta assunto in quantità non corrette, il vino non va escluso dalla dieta alimentare ma dosato sapientemente.