
Un grave lutto ha colpito il mondo dell’enologia piemontese, il 5 gennaio è mancato dopo una lunga malattia Luciano Sandrone, storico produttore del Barolo che ha rappresentato e promosso nel mondo il più famoso vino del Piemonte.
Luciano Sandrone è mancato all’età di settantasei anni dopo una lunga malattia, la sua scomparsa lascia un grande vuoto nel mondo dell’enologia piemontese e nel territorio delle Langhe e del Roero, per il suo grande impegno nella promozione dei vini e delle eccellenze del territorio che ha portato avanti per tantissimi anni. Il Sindaco di Barolo, Renata Bianco, ha spiegato che se ne va un grande produttore, una figura capace di rappresentare Barolo e l’enologia di eccellenza in giro per il mondo, una perdita che lascia senza parole e che riporta con il pensiero a quanto Luciano Sandrone ha fatto per i successi internazionali del territorio.
Luciano Sandrone iniziò ad occuparsi del mondo del vino già da giovanissimo, all’età di quindici anni iniziò a lavorare come cantiniere per i Marchesi di Barolo, capendo fin da subito che quel vino e quelle terre avevano un potenziale davvero enorme. Nella seconda metà degli anni Settanta comprò una collina nella zona di Barolo coltivandola con tre vitigni, il Nebbiolo, il Barbera e il Dolcetto. Il suo prodotto di eccellenza però fu il Barolo Cannubi Bochis, la cui vendemmia del 1978, talmente eccellente da essere ricordata nella storia, conquistò il mercato degli Stati Uniti. Nel 1981 in occasione del Vinitaly Luciano Sandrone incontrò un facoltoso compratore americano che acquistò l’intera produzione del suo Barolo alla francese. Nel corso degli anni Luciano Sandrone è stato sempre presente alle manifestazioni vitivinicole nazionali e internazionali insieme alla moglie Mariuccia, al fratello Luca, enologo della cantina e alla figlia Barbara.