
La seconda e ultima parte del viaggio di Ezio Balostro nel misterioso e lontanissimo Laos nel cuore dell’Indocina, alla scoperta di templi buddhisti e paesaggi unici al mondo.
La soluzione più razionale e più economica è quella di raggiungere da Bangkok con un rapido volo Vientiane e concludere il viaggio a Luang Prabang dove troveremo l’aereo che ci i riporterà a Bangkok con coincidenza per l’Italia. All’interno di questi punti fermi c’è tutto il paese da visitare e i nostri 10 giorni disposizione non saranno sufficienti per vedere tutto ma sapremo scegliere quanto di più significativo ed interessante offre il Laos.

Iniziamo il nostro viaggio da Vientiane, visitandola a piedi e vediamo: I templi di Wat Si Sakhet (1820) è il museo più antico della città con oltre 2000 immagini del Buddha in argento e ceramica; i tetti dei templi sono tutti costruiti su 5 livelli – Phra That Luang, edificio più sacro della nazione e simbolo della religione buddista con lo stupa dorato del 1600 – Patuxai = porta della vittoria (arco di trionfo) a 4 archi del 1960 – Haw Pho Kaeo Temple – con i giardini del 1565 con all’interno il budda di smeraldo e molte sculture in legno e pietra
Con un minibus privato raggiungiamo Van Veng , strada in pessime condizioni: tutto sterrato e curve continue. Sul percorso sosta al parco dei Buddha molto bello: da non perdere. Ci sono moltissime statue del Buddha in svariate posizioni di varia grandezza e poi statue di animali. Molto suggestivo il paesaggio che circonda Van Veng, sul fiume Nam Somg: con grotte e gallerie inesplorate; naturalmente non perdiamo la possibilità di utilizzare le tubing (camere d’aria) per discendere il fiume.

Prima della partenza per Luang Prabang, sempre in minibus privato, visitiamo le interessanti grotte di Than Phu. Una lunga giornata di viaggio ci porta a Luang Prabang la più antica città laotiana fondata nel 1352 che costituì il nucleo del Paese. La città offre ancora la piacevole atmosfera di approdo per turisti alternativi. Il giorno successivo alle ore 5,00 andiamo nella via principale per vedere la processione dei monaci buddisti che raccolgono le offerte di riso e altro cibo. Dopo partenza per il trekking sull’elefante, per arrivare alle cascate di Kuangsi, alte oltre 30 metri, che raggiungiamo dopo una piacevole camminata all’interno di un bosco: le cascate sono assolutamente da vedere.
Ancora una giornata dedicata a Luang Prabang,sempre a piedi visitiamo: il tempio sulla collina Phu Si Hill, con annessa scuola per monaci, poi il complesso dei templi Wat Xieng Thon molto belli da vedere, con bellissimi mosaici sulle pareti dei templi, moltissime sculture in legno e l’albero della vita del 1560, in stile Laotiano, ed ancora il Palazzo Reale del 1908, diventato museo, per finire con il Wat Mai, il più grande tempio – monastero della città del 1790. E non tralasciamo il famoso mercato notturno. Con un volo siamo a Bangkok dove troveremo la coincidenza per l’Italia.

TOP DEL VIAGGIO: La visita di Vientiane
DA NON PERDERE: Cerimonia elemosina monaci al mattino, Il tempio sulla collina a Luang Prabang, Il complesso di templi a Luang Prabang
LIBRI: Laos: l’antica Asia bagnata dalla madre delle acque di Claudio Bussolino, Laos: usi costumi e tradizioni di Pironi Mauro, Laos: guida Turistica Lonely Planet
Ezio Balostro