
Un nuovo appuntamento con la rubrica Il mondo dei giovani oggi a cura di Ginevra Perla Loiacono, studentessa del Liceo Amaldi di Novi Ligure che ci parla di argomenti di attualità visti dall’occhio di una ragazza della cosiddetta Generazione Z, in questo appuntamento parliamo di giovani e lettura.
Il libro: tra passato e futuro
La lettura sembra ormai diventata il passatempo di pochi. Da un lato il costo dei libri frena il loro acquisto, dall’altro la tecnologia sembra avere la meglio soprattutto sui giovani.
Ma perché i ragazzi non leggono?
Viviamo in un mondo veloce, dove si vuole tutto e subito. Per i ragazzi la lettura è come una perdita di tempo, che ruba spazio a videogiochi, social network (tiktok, instagram, facebook) e viene considerata noiosa.
Cosa può interessare a un giovane della Divina Commedia di Dante o di come Dostoevskij interpretava la Russia dell’Ottocento?
È ovvio che ogni autore è l’anima del suo tempo e attraverso le sue parole ci si può inebriare di un passato che ormai non torna più. C’è da dire che la scuola, a volte, impone letture che non sempre favoriscono l’avvicinamento al mondo dei libri, ciò avviene perché bisogna seguire un programma prestabilito.
Sarebbe opportuno intervistare i giovani per carpirne gli interessi e magari lavorare su determinati autori. Inoltre si deve far comprendere che che la lettura esterna emozioni, fa sognare, favorisce l’immaginazione e permette di viaggiare con la fantasia.
Che consiglio si può dare ai ragazzi affinché si avvicinino al mondo dei libri?
Innanzitutto bisogna trovare letture accattivanti che inducano e invoglino, chi legge, a volerne sapere sempre di più. Si dovrebbero trovare autori vicini alle problematiche dei giovani e scrittori del passato che, leggendoli, nonostante abbiano tematiche di un altro tempo, facciamo capire, attraverso i loro scritti, che le vicende da loro narrate si possono interpretare in chiave moderna.
Consigli di lettura:
“Delitto e castigo” di Fëdor Dostoevskij, uno dei più importanti romanzi russi è stato pubblicato nel 1866. E’ un libro a carattere psicologico/filosofico, in cui l’autore critica il capitalismo di quel tempo. Il tema principale è quello della salvezza ottenuto attraverso la sofferenza.
“1984” di George Orwell, un libro distopico che, seppur pubblicato alla fine degli anni ’40, descrive, in maniere profetica, una realtà molto simile a quella che stiamo vivendo.
“L’amico ritrovato” di Fred Uhlman, pubblicato nel 1971, narra dell’amicizia nata tra due giovani, vissuti durante la seconda guerra mondiale, appartenenti a due famiglie totalmente diverse (uno era il figlio di un medico ebreo, l’altro di una famiglia aristocratica).
Ginevra Perla Loiacono