
Si inaugura questo sabato nella prestigiosa cornice del Pozzo Garitta di Albissola Marina la mostra personale dell’artista Donato Donno organizzata dal Circolo degli Artisti Albisolesi.
La mostra, che vedrà l’inaugurazione ufficiale alle ore 17 rimarrà visitabile dal pubblico, con ingresso libero, fino a domenica 27 novembre tutti i giorni, lunedì escluso, dalle ore 16 alle ore 19. La scultura è l’attività principale di Donato Donno, un’attività che l’artista ha incominciato quasi come hobby. Le sculture di Donato Donno sono alla continua ricerca di forme e di espressioni nei materiali cosiddetti poveri e, soprattutto, in quello che è il materiale povero e semplice per eccellenza, l’argilla, che l’artista plasma quasi esclusivamente con le mani, in modo da sentirne il diretto contatto con essa, quel freddo calore duttile della materia, capace di regalare le molteplici forme racchiuse in essa, prive di ogni forma ed espressione, cercando quasi nell’immediato, di imprimere e fissare le sensazioni percepite, lasciandovi dentro un po’ dell’anima, come ha spiegato lo stesso artista.
Donato Donno, architetto, scultore e pittore, è nato il 1 gennaio del 1961 a Corigliano d’Otranto in Provincia di Lecce, fin dall’infanzia ha nutrito una forte sensibilità artistica, dimostrando un’innata capacità nelle opere manuali e pittoriche anche nel semplice disegno infantile. Dopo aver conseguito la Maturità Artistica nel 1979 si è formato affinandosi con tecnica e metodologia, attingendo artisticamente dai grandi maestri dell’epoca quali Giuseppe Penone, Ezio Bersezio, Antonio Carena e Sergio Saccomandi. Dopo essersi laureato in Architettura all’Università di Torino ha iniziato a lavorare come Architetto Libero Professionista, aprendo il suo studio nell’hinterland torinese. Nel contempo ha ripreso il suo hobby dell’attività scultorea, ricercando forme ed espressioni nei materiali poveri e specialmente nell’argilla, il materiale primordiale per eccellenza. Le sue opere passano dalle figure tematiche a temi astratti, essere un’artista, ha spiegato Donato Donno nel suo sito ufficiale, vuol dire collegare testa, mani e cuore nel realizzare un’opera al fine di trasmettere emozioni che vengono percepite da chi le guarda.