
Si è aperta ieri a Cuneo la quarantaduesima edizione della Mostra Nazionale della Razza Bovina Piemontese presso il MIAC, la mostra è anche l’occasione per Coldiretti Cuneo per fare il punto sulla situazione di questa storica razza bovina.
Coldiretti Cuneo ha evidenziato che è una vergogna il fatto che le grandi multinazionali del comparto alimentare stiano approfittando della crisi economica internazionale per immettere sul mercato i cosiddetti Cibi Frankestein, ovvero la carne prodotta in laboratorio. Coldiretti insieme a una serie di organizzazioni internazionali quali World Farmers Market Coalition, World Farmers Organization e Farm Europe hanno proposto una petizione mondiale per stoppare l’arrivo sulle tavole europee del cibo sintetico. Secondo una recente indagine di Coldiretti è emerso che sette italiani su dieci non si fidano del cibo artificiale.
Nella sola Provincia di Cuneo sono attive tremila aziende agricole che allevano capi bovini, pari a 330 mila capi totali, in netta prevalenza della Razza Bovina Piemontese, la prima razza autoctona nazionale e fiore all’occhiello della produzione locale, con un fatturato che arriva a 500 milioni di Euro.
Il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada, ha dichiarato: “La Granda è la patria della carne, culla della storica razza Piemontese, che rappresenta una tradizione alimentare unica, oltre ad essere un grande patrimonio da tutelare dal punto di vista della biodiversità, dell’ambiente e dell’economia. Ricordiamoci che quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio e di ottimi prodotti da portare in tavola, ma soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori in zone svantaggiate”.