
La seconda e ultima parte del viaggio in Islanda di Ezio Balostro, alla scoperta di questa terra misteriosa, all’estremo Nord dell’Europa, con i suoi paesaggi fiabeschi di ghiaccio e di fuoco. Potete leggere la prima parte qui: https://limontenews.wordpress.com/2022/10/10/in-viaggio-con-ezio-islanda-prima-parte/
Risaliamo la penisola di Trollaskagi fino al villaggio di Siglufjordur dove visitiamo il centro ed il bel porticciolo per arrivare alla bellissima guesthouse di Akureyri. Visitiamo la seconda città più grande dell’Islanda partendo dall’orto botanico, poi la chiesa Akureyrakirkja e piacevole passeggiata tra le case di legno del centro, fino al porto. Ancora direzione nord est e siamo alle cascate di Godafoss, da non perdere; quindi direzione Husevik, dove abbiamo prenotato per il pomeriggio l’escursione in barca per vedere le balene: tempo buono e riusciamo a vedere numerosi cetacei. Risaliamo poi il fiordo di Oxarfjordour, con molte soste per fotografare gli uccelli e le pulcinelle di mare; vediamo la cascata di Dettifoss: la maggiore cascata islandese e d’Europa. Non è difficile capire perché Dettifoss, la cascata dell’“acqua che rovina”, porti questo nome. Il suo salto, la sua potenza e la forza con cui l’acqua fangosa dello Jökulsá á Fjöllum si getta nella gola sono assolutamente impressionanti e paurosi, specie se la si osserva da distanza ravvicinata. È alta 44 metri e larga 100, mentre la portata media è di più di 180 -200 m³/s (circa 200 tonnellate d’acqua che si gettano ogni secondo fragorosamente giù per il canyon). A piedi con una facile camminata di 15 minuti e saltando sugli scogli, tra un rigagnolo e l’altro, arriviamo alla cascata di Selfoss: è alta dagli 8 ai 14 metri, a forma di ferro di cavallo con numerosissimi salti d’acqua sulle rocce; l’effetto visivo è splendido, se vista dal lato orientale. Raggiungiamo il lago Myvatn dove resteremo 3 giorni per le escursioni previste dal nostro programma di viaggio.

Molte le cose e i siti che visitiamo in questi giorni: la laguna di Hofdi, la passeggiata tra i sentieri di Dimmuborgir, seguendo i camminamento tra le rocce di magma fino alla Kirkjan. Quindi Grjotagja Cave, per vedere il laghetto di acqua bollente azzurra; salita al vulcano Hverfjall. Da non perdere anche il sito di Hverir tra pozze di zolfo e di fango che bolle e saliamo sul vicino monte Namaf. Ancora due importanti cascate: Aldeyjarfoss, in uno stupendo ambiente naturale, e Hrafnabjargafoss, anche questa da non perdere. Siamo circondati da montagne di neve e ghiaccio, giungiamo all’inizio del canyon di Studlagil iniziando il percorso a piedi di 6 km, tra pareti di basalto e cascate – da non perdere assolutamente. Siamo nella part est dell’isola, sosta nel villaggio di Solbrekka con un bel porticciolo; vediamo il fiordo di Seydjordur con sosta alla cascata di Fargadafoss con una passeggiata di circa un’ora per raggiungerla. In seguito il villaggio di Seydisfjordur: lo visitiamo partendo dalla chiesa blu, le sue tipiche case colorate in legno, la strada arcobaleno e il bel porticciolo. Direzione sud per la laguna di Jokursarlon con gli iceberg di colore azzurro che galleggiano sull’acqua; da non perdere. Facciamo una facile e bella camminata (circa tre ore tra andata e ritorno) fino ad arrivare alla fonte del ghiacciaio. Poi la spiaggia di sabbia nera di Breidamerkursandur, detta anche la spiaggia dei diamanti, dove gli iceberg che escono dalla laguna e navigano in mare aperto si vanno ad arenare in questo littorale. La giornata di pioggia non ci impedisce di arrivare al parco naturale di Skaftafell, per vedere il ghiacciaio di Skaftafelljokull, ma non arriviamo al fronte a causa dell’acqua che riempie la strada. Iniziamo il percorso verso ovest per la spiaggia Reynisf con i tre bellissimi faraglioni in mezzo al mare, facendo molta attenzione alle onde anomale, altra spiaggia nera. Siamo alla cascata di Skogafoss alta oltre 60 metri: risaliamo la lunga scalinata per arrivare per vederla dall’alto. Da qui parte il sentiero per giungere alla cascata Hestavaosfoss; ancora cascate: Seljalandfoss e Gljufrabui nascosta nella grotta.

Organizziamo l’escursione all’isola di Heimaey: traghetto e guesthouse: purtroppo pioggia per tutto il giorno che ci impedisce di salire al vulcano Eldfell. Ritornati sull’isola, partiamo per Reychiavik con una sosta all’area geotermica di Krysuvik, :percorriamo tutto il sentiero turistico segnalato che comprende tutti i punti più interessanti del parco con pozze d’acqua colorata e laghetti dove la terrea è continuamente in ebollizione. Arriviamo alla famosa Laguna Blu: facciamo il percorso segnalato che circonda le terme tra sassi lavici e laghetti di acqua blu e bianca che colora le pietre intorno alle pozze termiche. In serata arrivo a Reykiavik. Ultimi due giorni del viaggio per la visita della capitale dell’Islanda: iniziamo la visita a piedi della città partendo dalla chiesa sulla collina di Hallgrimskirkja (all’interno molto spoglia, ma con un bellissimo organo), molto vicino c’è la galleria all’aperto di sculture di artisti islandesi. Scendiamo al lago Tjornin, circondato da belle case in legno, poi il teatro Tjarnarbio, con interessanti statue nei giardini. Arriviamo al porto con il vecchio quartiere dei pescatori con fotografie che ricordano i lavori legati al mondo della pesca. Continuando nella passeggiata che costeggia il mare siamo al palazzo dei concerti Happa e quindi fino al monumento alla nave vichinga. Ci dirigiamo in centro lungo la via pedonale Laugaverrgur con molti negozi, birrerie e turisti. Siamo nella piazza principale della città dove vediamo L’Alpingi, il primo parlamento islandese per arrivare alla cattedrale luterana Domkirkja; continuiamo a passeggiare nel centro storico e scegliamo per la cena il ristorante Scandinavia. Gli ultimi acquisti e poi il ritorno in Italia.

TOP DEL VIAGGIO: L’escursione in barca a Husavik per vedere le balene.
DA NON PERDERE: La visita della capitale Reykiavik, a cui dedicare tutto il tempo necessario. L’isola di Heimaey: isola quasi completamente distrutta dal terremoto del 1994. Le cascate di Gullfoss – Goðafoss – Dettifoss – Skógafoss. Il bagno nelle terme naturali che si incontrano durante il viaggio.
IMPREVISTI Abbiamo incontrato alcune strade ancora chiuse al traffico a causa del disgelo ancora in corso durante il mese di Giugno, e quindi siamo stati costretti a modificare il nostro itinerario di viaggio.
LIBRI
- Atlante leggendario delle strade dell’Islanda di John R. Hjalmasson; in cui si parla dei miti e delle leggende sulla ring road
- Tutta la solitudine che meritate – Viaggi in Islanda di Claudio Giunta e Giovanni Silva; un racconto-diario sui viaggi in Islanda
- Reykjavík Caffè di Solveig Jonsdottir; una storia femminile di quattro giovani donne che raccontano le loro storie nel caffè Reykjav
- Siamo state a Kirkjubaejsrklaustur di Valerio Vigano; un viaggio di 2 ragazze in Islanda
- Luci estate, ed è subito notte di Jon Katmandu Stefansson; romanzo ambientato in un piccolo villaggio di pescatori in cui il tema principale è un’analisi personale psicologica
- Un grande gelo di Arnaldur Indridason; un giallo moderno ben scritto ambientato nella periferia di Reykyavik dal più famoso scrittore islandese attuale
- Islanda – Guida turistica – Lonely Planet