L’INCONTRO DI CIA ALESSANDRIA SULLE PROPOSTE PER RISOLLEVARE LA RISICOLTURA

Si è tenuta sabato al Castello di Casale Monferrato il convegno organizzato da CIA Alessandria dedicato alla risicoltura e alla grave crisi attraversata dal settore in questa annata dall’andamento climatico senza precedenti negli ultimi anni.

Presenti in sala diversi agricoltori e dirigenti CIA, con i lavori aperti dal Presidente di CIA zonale, Marco Deambrogio e le conclusioni finali del Presidente Regionale di CIA Piemonte, Gabriele Carenini, con la partecipazione del Sindaco di Casale Monferrato, Federico Riboldi, dell’Onorevole Enzo Amish e gli interventi del Responsabile Settore Riso di CIA Piemonte, Manrico Brustia, del Direttore dell’ANBI, Mario Fossati, del Presidente dell’Ente Nazionale Risi, Paolo Carrà e dell’Assessore Regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa.

Manrico Brustia ha evidenziato la tendenza ad avere produzioni minori sia per quanto riguarda la quantità che la qualità, a causa dell’andamento climatico anomalo, proponendo alcune soluzioni come un maggiore rilascio dai bacini idroelettrici, la sommersione invernale per ricaricare la falda e la realizzazione di invasi, senza nascondere le criticità riguardo alle misure Farm to Fork e Set Aside e il nuovo rischio di importazioni dall’Est Europa. Mario Fossati ha presentato invece i nuovi dati aggiornati ARPA Piemonte, con la portata d’acqua disponibile per l’agricoltura pari a 227 milioni di metri cubi a fine stagione contro i 750 milioni ordinari, il deflusso minimo del Po, inoltre, è stato il più basso degli ultimi sessantacinque anni. Il Direttore dell’ANBI ha suggerito di rimpinguare le falde con la sommersione invernale e di sfruttare le risorse del PNRR per le opere infrastrutturali e migliorare le reti idriche.

Il Presidente dell’Ente Nazionale Risi, Paolo Carrà ha spiegato che i passaggi che hanno segnato l’estate appena trascorsa, auspicando una svolta riguardo alla burocrazia e alla gestione dell’emergenza, mostrando che sono stati persi circa tremila ettari di risaie nel Novarese e ben ventitré mila nel Pavese, spiegando che il discorso va affrontato a livello europeo anche per quanto riguarda la questione dell’apertura alle importazioni. Infine l’Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Marco Protopapa ha spiegato la differenza riscontrata tra i territori in Piemonte e le risorse destinate dalla Regione per il prossimo Piano di Sviluppo Rurale che non devono trascurare la gestione degli impianti e le semine in sommersione.

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Pubblicato da limontenews

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