
Un pubblico numeroso e attento ha assistito, mercoledì sera a Varazze, alla presentazione del libro Pellegrini e Pellegrinaggi del professor Carmelo Prestipino, organizzata dall’Associazione Amici del Museo Archeologico di Alpicella con il patrocinio del Comune di Varazze all’interno del Chiostro cinquecentesco di San Domenico.
Il pubblico, composto da cittadini e ospiti del turismo balneare, ha ascoltato il noto archeologo che, con una precisa ricostruzione dei luoghi che hanno contrassegnato il cammino dei pellegrini verso i Santuari della tradizione cristiana dell’epoca, ha parlato del pellegrinaggio religioso dal Medio Evo in avanti, attraverso vari territori italiani ed europei.
La conferenza del professor Prestipino è stata presentata da Antonio Danaidi, membro del Direttivo del Museo di Alpicella, la serata è stata preceduta dal saluto dell’Assessore alle Tradizioni Storico Culturali del Comune di Varazze, Mariangela Calcagno e dell’Assessore alla Cultura, Claudia Callandrone. Il professor Carmelo Prestipino ha accompagnato il pubblico attraverso un’affascinante cavalcata nel tempo e nello spazio, entrando nel personaggio del Pellegrino, tracciandone la personalità. Un cammino che trovava il conforto di una sosta e di un sostegno nei vari Ospitali, nati come luoghi di ospitalità che si trovavano nelle vicinanze dei ponti, per superare corsi d’acqua o luoghi impervi, custoditi dai frati e dai Cavalieri di Malta e altri ordini ecclesiali, un’anteprima della formazione delle Confraternite che continueranno le opere di carità che fortunatamente proseguono ancora oggi.
Al termine della conferenza due giovani della Delegazione del FAI di Savona, Federica e Chiara, hanno presentato un incontro di carattere culturale che si terrà proprio a Varazze, probabilmente nello stesso Chiostro Domenicano, che riguarderà gli studi effettuati nella zona di San Giacomo in Areneto del XIII secolo, nel sito dei Piani d’Invrea. Il mondo storico-culturale varazzino era ben rappresentano infine dall’Associazione Culturale U Campanin Russu, dall’Associazione Culturale San Donato, dalla Confraternita di Nostra Signora Assunta e da numerosi storici locali.