
Parlare con Alessandro Giacobbe è un po’ come essere in un caffè letterario e incontrare uno scrittore del novecento; lo storico dirigente del Campo Ligure il Borgo è, praticamente, uno dei padri fondatori di questo glorioso club che, nato nel 2015, hà un suo statuto speciale che prevede in rosa solo giocatori nati nella valle Stura.
Quello che inizierà tra tre mesi sarà l’ ottavo anno di vita e allora, con Giacobbe, proviamo un po’ a capire gli obiettivi: “ Noi vogliamo migliorare quanto fatto di buono nella stagione precedente, in pratice ottenere una posizione di classifica piu’ tranquilla e, magari chissà, tentare poi di entrare nella griglia dei play-off”.
- Come sta andando il mercato estivo?
“ Abbiamo cercato acquisti mirati per coprire ruoli che in passato potevano avere poche alternative; finora sono arrivati quattro giocatori importanti, in difesa Christian Vavalà, a entrocampo è arrivato dalla Campese Davide Marchelli, in attacco Matteo Carnovale (dal Masone) e Alessandro Bambara (dal San Pietro), ci sono però altre trattative per cui credo che la rosa sarà ampliata; sulle cessioni non sono piu’ con noi Marco Oliveri ( al Mele) e Khounar (alla Campese), due centrocampisti che hanno ben onorato la nostra maglia”.
- Finita l’ era Gambino inizia quella di Enrico D’ Angelo…
“ Paolo Gambino non è stato solo un mister, è stato un amico vero, non finiremo mai di ringraziarlo per quanto hà fatto qui a Campo Ligure, con lui abbiamo fatto cinque anni con grandi emozioni, con D’ Angelo vogliamo aprire un lungo cicloe cercare di essere competitivi sia in campionato sia in coppa Liguria; chissà che l’ ottavo anno sia quello giusto per il salto di categoria…”.
- Campo Ligure e i suoi tifosi, un binomio quasi simbiotico
“ I nostri tifosi sono il classico dodicesimo uomo in piu’; quando giochiamo in casa è come se giocassimo alla Bombonera, sono la nostra forza, specialmente nei derby con Rossiglionese e Mele; sono passionali, quando vinciamo lo facciamo per loro, che ci seguono in ogni situazione atmosferica, è un rapporto bellissimo, vero”.
- Alessandro Giacobbe e Campo Ligure, anche questo un binomio vincente
“ Per me il Borgo è qualcosa di speciale, come un italiano quando la ferrari vince un gran premio, è una famiglia che si aiuta nei momenti positivi e negativi, una sensazione meravigliosa, di piu’ dalla vita non vorrei avere..”
PISANO, DOPPIETTA E PROMESSA

Con la sua doppietta alla Genovese Boccadasse il Campo Ligure il Borgo hà ottenuto la matematica salvezza; Paolo Pisano non dimentica quel sabato pomeriggio: “ Per me è stata una grande emozione, riparto sperando di poter ripetere quella gara e per dare ai tifosi grandi soddisfazioni”.
- Che stagione sarà la prossima?
“ Tenuto presente che forse nel passato campionato potevamo fare di piu’, specialmente nelle gare casalinghe, la prossima stagione ripartiremo da un nuovo tecnico pieno di entusiasmo che vuole costruire qualcosa di importante, l’ obiettivo è quello di creare un gruppo solido pronto a combattere su ogni campo, poi a dicembre faremo un primo bilancio”.
- Cosa ne pensi del mercato estivo finora?
“ Abbiamo perso due giocatori molto bravi come Marco Oliveri e Khounar, per l’ attacco sono arrivati due giocatori di qualità, sono felicissimo dei miei compagni che hanno deciso di restare per questa maglia, in particolare Gianluca Pastorino e Marco Bruzzone, voglio poi ringraziare Filippo Pastorino, bellissima la sua lettera alla festa di sabato scorso, lui non ci sarà per la prossima stagione”.
- Il tuo ruolo preferito per la prossima stagione?
“Guarda, posso giocare un po’ ovunque, alla Pizarro, in mezzo al campo come Pogba, sulla fascia laterale, come suggeritore, sono un po’ il jolly, dove mi metterà il mister per me andrà bene”.
PISANO E LA RIVELAZIONE: “ MI VOLEVANO A ROUEN”

Lo stesso Pisano poi ci confessa una notizia che avrebbe potuto cambiargli la vita: “ Nel novembre del 2021 mi era arrivata un offerta dal Quevilly Rouen, formazione militante nel campionato di Ligue2, dopo una settimana di riflessione hò detto di no”.
In effetti i giallorossi francesi cercavano un giocatore polivalente, il pensiero è subito corso a Pisano, il presidente del club della Normandia, Michel Mallet ed il tecnico Bruno Irles hanno provato a portare il giocatore della valle Stura a calcare il terreno di gioco dello stadio Robert Diochon ma, alla fine, hà prevalso la scelta di cuore.
A trentotto anni Paolo Pisano vuole chiudere la sua carriera nella sua Campo Ligure: “ Vorrei che i tifosi mi ricoordassero come il giocatore- bandiera di questa squadra, del Borgo, avendoci giocato giocato dal 2006 quando ero ancora negli Amatori; questa maglia è unica…”.
IPSE DIXIT: “ Non vedo l’ ora di giocare, specialmente nei derby contro Rossiglionese e Mele, e se segno….” (Paolo Pisano)

L’ EDITORIALE: LA GENUINITA’ DI UNA VALLE
di Mario Bertuccio
Pur non conoscendo bene la valle Stura posso però affermare quanto segue; questa valle è vera, sana e orgogliosa.
Rossiglione, Campo Ligure, Masone, fino ad arrivare a Mele, quattro paesi dove il ritmo di vita è scandito dalle stagioni che si susseguono; e tre squadre di calcio nella stessa categoria che proveranno a ergersi a vincitore morale della vallata, come accade per il football nella valli del Texas orientale ( il riferimento è alla valle di Luray e la vicina e acerrima nemica Burdette); ma, al di là del campanilismo calcistico, questa valle offre genuinità e accoglienza, cose che sembrano estranee ai giorni nostri, merito degli abitanti, che tramandano gli usi e i costumi di un epoca forse finita in fuorigioco ma sempre gradita al turista di passagio.
E la genuinità e l’ attaccamento a questa valle l’ hà dimostata Paolo Pisano; poteva andare in Normandia, hà preferito rimanere qui, a perorare la causa del Campo Ligure, formazione non certo forte come il Quevilly Rouen ma capace di trasmettere passione anche in una categoria come la seconda. L’ attesa per il calendario è spasmodica, soprattutto per circolare con la biro rossa le date dei derby, per non mancare all’ appuntamento con la storia.