
Il tema dell’agricoltura del futuro è stato al centro dell’appuntamento che si è tenuto presso La Fiscala di Spinetta Marengo nella giornata di giovedì, organizzato da Confagricoltura Piemonte con l’Università e il Politecnico di Torino.
L’incontro ha visto protagonista anche l’Università di Aahrus che collabora con l’Università di Torino nel Progetto Bacchus, che punta a sviluppare l’impiego della robotica nella produzione agricola, per migliorare le condizioni di lavoro degli agricoltori e degli operai agricoli. La soluzione è quella di spingere verso l’agricoltura di precisione, dove l’intelligenza artificiale si estende alle attività oggi svolte manualmente, dove è l’occhio umano a fare la differenza.
Gli onori di casa sono stati fatti dalla Presidente di Confagricoltura Alessandria, Paola Sacco, che ha sottolineato il ruolo delle imprese agricole nella sfida verso la sostenibilità ambientale che non dovrà però prescindere dalla produttività. La professoressa Milena Corredig dell’Università di Aarhus ha aperto i lavori parlando del contesto attuale e gli obiettivi di contenimento delle emissioni spiegando: “Se non si agirà in fretta perderemo l’opportunità di salvare il pianeta. Utilizzare la digitalizzazione per catturare le emissioni è oggi fondamentale e l’agricoltura è parte attiva della soluzione”.
Il professor Dionysis Bochtis e il professor Remigio Berruto hanno poi illustrato le opportunità della Smart Precision Farming, presentando il software Farmb, realizzato da una società di digitalizzazione a servizio dell’agricoltura che permette la gestione dei dati raccolti ad esempio tramite droni e in grado di dialogare anche con trattrici. Tramite delle semplici App installate sul proprio device, smartphone o tablet si possono analizzare una serie di parametri, dal terreno alle emissioni di Co2 e di intervenire con trattamenti mirati o irrigazioni differenziate. Dopo la dimostrazione teorica c’è stata un’esercitazione sul campo.
Il Presidente di Confagricoltura Piemonte, Enrico Allasia ha dichiarato: “Confagricoltura sostiene con convinzione la diffusione delle applicazioni di Precision Farming in questo modo è possibile, attraverso strategie e strumenti tecnologicamente avanzati, ottimizzare e aumentare qualità e produttività del terreno agrario con interventi mirati e senza sprechi, valorizzando le risorse e rispettando l’ambiente”. L’Università di Torino adesso guiderà per un periodo di sei mesi un gruppo di imprenditori pionieri, tra cui alcuni della Provincia di Alessandria presenti all’incontro, che intendono sperimentare il software Farmb per raccogliere una serie di dati utili per la ricerca e la crescita delle tecniche di digitalizzazione del settore agricolo.