
Sono stati pubblicati i dati dell’ottavo Censimento Generale dell’Agricoltura dell’ISTAT, che fotografa il processo di rafforzamento imprenditoriale del settore primario.
I dati presentati nella giornata di martedì fanno emergere il profilo dell’azienda agricola del futuro, con gli elementi, che sono stati valorizzati più volte da Confagricoltura, ovvero con le imprese di maggiori dimensioni rispetto al passato, che mettono al centro della loro strategia le innovazioni e il digitale, con le imprese che si stanno impegnando nella diversificazione delle proprie attività, cominciando dalla produzione di energia rinnovabile.
La Presidente di Confagricoltura Alessandria, Paola Sacco ha commentato: “Il processo in atto è testimoniato dalla riduzione del numero di aziende dal 2010 al 2020 (- 29,9%) a fronte di un aumento delle dimensioni, con il traguardo storico di 11 ettari in media per impresa. Senza però dimenticare che, aldilà della posizione in ambito europeo in termini di estensione media delle aziende, l’agricoltura italiana è al primo posto per creazione di valore aggiunto”.
Secondo l’ISTAT il settore primario vede ancora un lavoro famigliare prevalente, ma, allo stesso tempo, delle strutture aziendali organizzate che portano ad un innalzamento dell’offerta di lavoro, con una crescita interessante del lavoro salariale. Sempre dall’indagine emerge con chiarezza un modello di impresa che coincide con quello a cui guarda Confagricoltura.
La Presidente Paola Sacco conclude: “Bisogna allungare il passo. Ad esempio è ancora limitata la presenza di giovani agricoltori che, insieme all’imprenditoria femminile, sono in grado di dare una maggiore spinta verso la modernizzazione. L’ultimo Censimento descrive un mondo agricolo vitale e orientato allo sviluppo sostenibile, che può ancora crescere per conquistare nuovi spazi sui mercati interni e a livello internazionale”.