
La costruzione della recinzione per arginare la Peste Suina Africana nell’Alessandrino è in notevole ritardo, attualmente sono stati costruiti appena due chilometri di recinzione con zone come la Val Borbera dove non è stato installato nemmeno un tratto.
L’opera della recinzione metallica per fermare i cinghiali è stata suggerita, dopo i sopralluoghi effettuati dai tecnici, dalla Commissione Europea, tuttavia sin da subito la proposta europea ha riscontrato un parere decisamente negativo, in particolare da parte delle associazioni agricole come Cia Agricoltori, Coldiretti e Confagricoltura che, ripetutamente, hanno definito questo sistema assolutamente inutile. Tuttavia lo Stato ha stanziato dieci milioni di Euro per la realizzazione, che è stata data in carico alle Regioni Piemonte e Liguria.
La recinzione, sulla carta, dovrebbe contenere i cinghiali, evitando la propagazione della Peste Suina Africana, facendo inoltre partire gli abbattimenti selettivi con le squadre di cacciatori con cani. Tuttavia al momento i risultati sono molto scarsi, come ha denunciato il Commissario per l’emergenza, Angelo Ferrari. La recinzione doveva infatti terminare entro la fine del mese e invece sono stati costruiti appena due chilometri, con i lavori in Val Borbera che partiranno solamente nei prossimi giorni.