COLDIRETTI LIGURIA, TRE COLTURE SU QUATTRO DIPENDONO DALL’IMPOLLINAZIONE DELLE API

Nella giornata di venerdì si è celebrata in tutto il mondo la Giornata Internazionale delle Api, nata per far accrescere la consapevolezza sull’importanza che le api e gli insetti impollinatori in generale hanno per la tutela e la salvaguardia del nostro ecosistema. Coldiretti Liguria ha spiegato di quanto, anche nella realtà italiana, l’apicoltura sia importante per l’intero settore agricolo.

Ben tre colture alimentari su quattro dipendono, in una certa misura, dall’impollinazione delle api per quanto riguarda la resa e la qualità, tra esse le mele, le pere, le fragole e le ciliegie. L’analisi della Coldiretti, diffusa proprio in occasione della Giornata Mondiale delle Api, è un’ulteriore conferma di quanto dobbiamo tutelare le api e gli insetti impollinatori.

La situazione attuale non è delle migliori, il caldo arrivato in anticipo ha stressato le api, limitando l’attività di raccolta del polline e aggravando una situazione che, nell’ultimo anno, ha visto dire addio ad un vasetto di miele italiano su tre, a causa dei cambiamenti climatici, con l’alternanza di eventi estremi quali siccità prolungate, incendi, bombe d’acqua, grandinate improvvise e gelate primaverili che hanno pesantemente compromesso la vita nelle arnie.

Ogni italiano consuma, mediamente, circa mezzo chilo di miele all’anno, un dato sotto la media europea, pari a seicento grammi all’anno e addirittura un terzo rispetto alla Germania, dove il consumo di miele è di un chilo e mezzo a testa all’anno. Secondo il rapporto di Coldiretti in Italia ci sono un milione e mezzo di alveari, che vengono curati da settantatremila apicoltori di cui, però, ben due su tre lo fanno per hobby e non come attività principale e, la maggior parte di questi, lo fa soprattutto per autoconsumo. Un dato positivo arriva dai giovani, sono infatti in crescita le aziende apicole condotte da Under 35, che hanno visto un aumento del diciassette per cento negli ultimi cinque anni.

Il Presidente di Coldiretti Liguria, Gianluca Boeri e il Delegato confederale, Bruno Rivarossa, hanno spiegato che il comparto apistico conta sul territorio regionale circa milleduecento addetti che si occupano di ventiseimila alveari, con una produzione media di quaranta chili di miele all’anno per cassa ma, purtroppo, anche qui il clima ha influito pesantemente negli ultimi anni e il raccolto di miele è stato tagliato in maniera drastica lo scorso anno. Coldiretti Liguria fa presente che un altro problema è dato dall’importazione di miele dall’estero di qualità scadente, che non rispetta i nostri standard qualitativi e, per questo, conviene privilegiare gli acquisti direttamente dagli apicoltori o presso i mercati di Campagna Amica che vengono allestiti sul territorio.

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Pubblicato da limontenews

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