
Fino all’8 maggio nella bellissima cornice dei Parchi di Nervi a Genova si potrà visitare la tredicesima edizione di Euroflora, la grande fiera internazionale del mondo delle piante, dei fiori e del florovivasimo con esposizioni ed eventi a tema.
Coldiretti Liguria si augura che questo importante evento possa trasformarsi anche in una grande opportunità per dare rilancio al settore del florovivaismo, uno dei settori agricoli più importanti della produzione italiana che, negli ultimi anni, è stato messo a dura prova dagli sconvolgimenti internazionali. Coldiretti Liguria denuncia che si stanno continuando a registrare degli aumenti dei costi di produzione, che riguardano ogni ambito della produzione, dalle spese per la logistica e le materie prime a quelli dei fertilizzanti, fitofarmaci, imballaggi, gasolio ed energia. Il settore ha perso inoltre il mercato russo e ucraino, circa duecento milioni di persone, con un pesante impatto sulle vendite complessive, in particolare nella zona dell’Imperiese e del Sanremese, dove si concentra la maggior parte della produzione nazionale e dove i floricoltori denunciano pesanti cali delle vendite, calate del trenta per cento e dei prezzi di vendita, con le quotazioni che si sono ridotte di circa un venti per cento.
Il Presidente di Coldiretti Liguria, Gianluca Boeri e il Delegato Confederale, Bruno Rivarossa, hanno spiegato: “Euroflora costituisce un momento di essenziale importanza per la Liguria: da un lato si puntano le telecamere su quello che è un settore chiave della nostra regione, soprattutto per la Riviera di Ponente, dall’altro è ovviamente una manifestazione di interesse globale che attira turisti che hanno l’occasione di conoscere le realtà produttive del nostro territorio, spesso non limitandosi solo alla mostra ai Parchi di Nervi. Sicuramente quest’anno la manifestazione cade anche in un momento delicato molto particolare, con la guerra che sta sconvolgendo i mercati e che ha colpito anche il florovivaismo; per questo ci auguriamo che Euroflora possa essere un ulteriore occasione per attirare l’attenzione sul bisogno di sostegno e salvaguardia di un settore da primato della produzione ligure e del made in Italy”.