
Si sono ormai completate le operazioni di abbattimento dei maiali nell’area della Provincia di Alessandria che ha registrato il numero maggiore di casi di Peste Suina Africana ed è stata classificata come zona rossa.
L’ultimo abbattimento è avvenuto tre giorni fa a Borghetto Borbera, dove la ASL ha provveduto ad abbattere i suini di un’azienda molto nota nel territorio per la produzione del celebre salame Nobile del Giarolo, i titolari, comunque, avevano già provveduto ad abbattere e macellare buona parte dei capi, per salvare la produzione prima dell’abbattimento forzato da parte della ASL.
In queste settimane sono stati abbattuti circa seimilatrecento capi di maiali, tutti sani senza nessun segno di contaminazione dalla Peste Suina Africana, un paradosso considerando che i cinghiali, ovvero gli animali colpiti da questa malattia animale e che possono infettare i suini domestici, stanno ancora girando in quanto non è ancora iniziata la campagna di abbattimento, prevista dall’ordinanza regionale del 15 marzo.
Le aziende che hanno dovuto abbattere i loro capi adesso sperano nei ristori da parte del Governo e della Regione, in modo da poter riacquistare i maiali e ripartire subito con l’attività, attualmente rischiano diversi mesi di stop se i fondi non arrivano subito. La situazione difficile del comparto suinicolo è stata anche l’oggetto della conferenza di sabato scorso tenutasi a Cantalupo Ligure dove i Sindaci, le associazioni agricole e di allevatori e le associazioni venatorie hanno chiesto di provvedere al più presto a risolvere il problema, iniziando dalla campagna di abbattimenti selettivi dei cinghiali.