LA SODDISFAZIONE DI COLDIRETTI LIGURIA, ACCOLTE LE PROPOSTE ANTICRISI NEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

C’è soddisfazione da parte di Coldiretti Liguria per l’accoglimento, nel recente Consiglio dei Ministri, di tutte le misure del piano anticrisi preparato dall’organizzazione agricola, con diversi aiuti al settore.

Si incomincia dalla rinegoziazione e la ristrutturazione dei mutui a 25 anni con garanzia gratuita Ismea, il credito di imposta al 20 per cento per la riduzione del costo del gasolio per la pesca e l’agricoltura, lo stanziamento di 35 milioni alle filiere in crisi nell’ambito del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole e il via libera ai fertilizzanti naturali, che faranno fronte alla carenza di quelli chimici. Le misure del piano anti-crisi nato dalla mobilitazione della Coldiretti è stato ideato per garantire il sostegno al settore agricolo, che rischia di vivere una grave crisi a causa dei costi aggiuntivi di mangimi, concimi ed energia.

Dal momento dello scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina i costi produttivi dell’agricoltura sono aumentati di un terzo, a causa degli effetti diretti e indiretti delle quotazioni energetiche, i rincari riguardano in particolare i concimi, l’energia e i mangimi, le aziende attualmente sono costrette a vendere sotto i costi di produzione, al punto che circa un’azienda agricola su tre è costretta a rinunciare alle semine, queste misure sono importanti per invertire la rotta e non far chiudere imprese agricole e allevamenti.

Il Presidente di Coldiretti Liguria, Gianluca Boeri e il Delegato Confederale, Bruno Rivarossa, hanno spiegato: “Occorre programmare il futuro con la possibilità concessa dall’Unione Europea di mettere a coltura altri 200mila ettari di terreno a riposo. Queste misure permettono di rispondere all’invito dei capi di Stato a difendere la sovranità alimentare per rendere l’Italia e l’Europa più autosufficienti dal punto di vista degli approvvigionamenti di cibo, in un momento di grandi turbolenze, ma garantendo anche elevati standard di sicurezza alimentare sia nella produzione interna che in quella importata. Per questo bisogna investire per aumentare produzione e le rese dei terreni con bacini di accumulo delle acque piovane per combattere la siccità, contrastare seriamente l’invasione della fauna selvatica che sta costringendo in molte zone interne all’abbandono nei terreni e sostenere la ricerca pubblica con l’innovazione tecnologica e le Nbt a supporto delle produzioni, della tutela della biodiversità e come strumento in risposta ai cambiamenti climatici”.

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Pubblicato da limontenews

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