
Il lockdown dei boschi tra Liguria e Piemonte sembra finalmente giunto agli sgoccioli, la decisione, definita fin da subito esagerata, era stata presa dopo i casi di Peste Suina Africana in diverse carcasse di cinghiali. Entro la prossima settimana, infatti, ci sarà un nuovo provvedimento nazionale che allenterà le restrizioni e darà nuovamente via libera al trekking e alle altre attività nella natura.
Il Direttore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta, Angelo Ferrari, ha confermato che, a breve, uscirà un dispositivo del Ministero della Salute che darà delle ulteriori indicazioni e che prevederà una serie di richieste da soddisfare dopo di che si passerà all’allentamento delle misure, che, di fatto, daranno nuovamente il via libera a tutte le attività.
Il nuovo provvedimento conterrà delle prescrizioni che i Comuni e le Regioni dovranno attuare per eliminare le restrizioni, come prima cosa sarà fondamentale il passaggio dal monitoraggio passivo a quello attivo, utilizzando gabbie e trappole per attirare i cinghiali e sottoporli a test per verificare la presenza della Peste Suina Africana. Il secondo punto, che, come abbiamo scritto in questi giorni, è espressamente richiesto dagli agricoltori e dalle organizzazioni agricole, è il depoplamento, con una caccia di selezione per ridurre il numero di esemplari a rischio e allontanare i cinghiali dalle aree urbane e dai corsi d’acqua che attraversano le aree abitate. Infine per riaprire completamente i boschi dovrà essere apposta una speciale cartellonistica informativa sui sentieri, per sensibilizzare gli utenti dei boschi ad adottare una serie di misure di precauzione, come il disinfettare attrezzature, scarpe e vestiti dopo le escursioni. Il ritorno alla completa fruizione dei boschi avverrà nelle prime settimane di aprile, le misure previste, infatti, saranno applicate nell’arco di 10-15 giorni.