
Gabriele Carenini è stato riconfermato come Presidente regionale di Cia Agricoltori Italiani di Piemonte e Valle d’Aosta, è il secondo mandato quadriennale consecutivo e resterà in carica fino al 2026.
Carenini è orticoltore e cerealicoltore di Valmacca, la conferma è avvenuta nel corso dell’Assemblea dei Delegati che si è svolta sabato 5 marzo presso Tenuta La Romana di Nizza Monferrato. Alla sessione pubblica sono intervenuti l’Assessore regionale all’agricoltura, Marco Protopapa e numerosi esponenti politici nazionali e locali, sindaci, e rappresentanti del mondo agricolo e dell’economia del territorio.
Il rieletto Presidente ha commentato: “Sono grato ai soci che mi hanno confermato la fiducia, ci aspettano sfide molto impegnative, ma l’esperienza maturata in questi anni certamente sarà di aiuto a me e a tutta l’Organizzazione. Ho avuto la fortuna di lavorare a fianco di collaboratori straordinari, in Piemonte Cia Agricoltori italiani può contare su un tessuto associativo e una dirigenza molto qualificati e determinati. Siamo agricoltori a servizio degli agricoltori e questo fa la differenza. Rinnovo l’impegno ad agire all’insegna dell’ascolto e della vicinanza concreta ai soci, portando all’attenzione dei tavoli di Torino e Roma le emergenze che necessitano di interventi immediati e di programmazione a lunga scadenza e rafforzando il più possibile la rete di relazioni politiche e istituzionali dell’Organizzazione, con serietà e nel rispetto dei ruoli”.
Nel corso della relazione di fine mandato Gabriele Carenini ha ricordato le battaglie più importanti dell’organizzazione agricola negli ultimi quattro anni, in particolare il tema del contenimento della fauna selvatica, tema su cui Cia Piemonte ha organizzato anche una manifestazione davanti alla sede del Consiglio Regionale ma anche altri temi come il dissesto idrogeologico e l’emergenza sulle risorse idriche. Per quanto riguarda il futuro, invece, il rieletto Presidente ha focalizzato il suo intervento riguardo ai temi del reddito, della sfida green e del digitale.
Il Presidente Gabriele Carenini ha concluso: “Territorio, cibo, ambiente, clima e welfare hanno subito una profonda trasformazione, nella quale il settore agricolo è chiamato ad assumere un ruolo da protagonista. I meccanismi di intervento devono essere concertati con chi, come noi, abbia il polso vivo della situazione. Le molte risorse che l’Europa mette a disposizione, devono avere un’utilità effettiva, senza sprechi in troppi step farraginosi e inutili. Il futuro di imprese, cittadini e territori dipenderà dalla capacità di saper interpretare i modelli di sviluppo all’interno dei mutamenti del contesto in cui ci si trova, con duttilità e velocità di azione e decisione”.