
Sono iniziate questa settimana le operazioni di depopolamento dei suini domestici nella zona infetta dai casi di Peste Suina Africana. Gli allevatori danneggiati saranno rimborsati dalla Regione Piemonte, che ha stanziato la somma di 1,8 milioni di Euro per venire incontro alle esigenze delle aziende colpite dall’emergenza.
L’assessore regionale alla sanità, Luigi Icardi, ha spiegato che il passaggio del virus dai cinghiali ai suini domestici è un rischio che deve essere scongiurato il più presto possibile, per evitare un danno enorme alla filiera della carne suina che, solamente in Piemonte, vale oltre un miliardo di Euro, contando su 1,3 milioni di capi di suini. L’Assessorato regionale all’agricoltura sta preparando un piano di abbattimento di circa cinquantamila cinghiali su tutto il territorio regionale, per ripristinare l’equilibrio della fauna selvatica.
Confagricoltura Alessandria ha spiegato che la Regione ribadirà le sue richieste al Governo, per far si che venga reso operativo, con la massima urgenza, il decreto che nomina il Commissario Nazionale, in modo da avere un interlocutore unico e poter procedere, con celerità ed efficacia al contenimento del contagio.
Al momento sono quarantasei le carcasse di cinghiali trovate positive alla Peste Suina Africana, su un campione di trecentoventuno analizzate complessivamente tra Piemonte e Liguria. Le operazioni di ricerca, fondamentali per la delimitazione dell’area di diffusione del contagio, stanno proseguendo senza sosta, con la preziosa collaborazione degli Agenti Provinciali e degli ambiti territoriali di caccia, dei Carabinieri Forestali, degli agricoltori e dei volontari della Protezione Civile.