
Primo ricorso al TAR di Genova, nella giornata di ieri, contro i divieti alle attività outdoor nei boschi e nei sentieri a causa dei casi di Peste Suina Africana che coinvolgono 114 Comuni divisi tra le Provincie di Genova, Alessandria, Savona, Asti e Cuneo.
Il ricorso sarà predisposto dall’Avvocato Gerolamo Taccogna, a cui si sono rivolti i promotori della petizione online e della manifestazione che si è tenuta lo scorso sabato in Piazza De Ferrari contro l’ordinanza che vieta le attività nella cosiddetta “zona infetta”.
Il ricorso contrasterà l’entità delle misure adottate in quanto, in base al principio di proporzionalità, i provvedimenti di natura amministrativa possono limitare i diritti e le libertà dei cittadini solamente nella misura in cui essi risultino indispensabile per proteggere un interesse pubblico. L’Avvocato Taccogna ha spiegato che è senza senso chiudere i sentieri quando i cinghiali ormai girano tranquillamente in mezzo alle città.
L’obiettivo del ricorso sarà quello di far valutare delle misure più contenute e proporzionali alla situazione, rendendo possibile percorrere tutti i sentieri rispettando alcune prescirzioni come la disinfezione delle scarpe. E’ stato infatti appurato, ormai, che la possibilità di contagio dall’uomo, per cui la Peste Suina Africana è innocua, al suino è estremamente difficile se non praticamente impossibile.