
Domenica 20 febbraio è una data che sarà ricordata nell’area protetta del Parco del Beigua, si è infatti registrata una migrazione di gru davvero da record, probabilmente la più numerosa mai vista fino ad oggi in Liguria e una delle maggiori in Italia.
Sono stati tantissimi gli appassionati di birdwatching che hanno partecipato alla raccolta di segnalazioni GruNelBeigua e che, nel pomeriggio, tra le ore 15 e 30 e le ore 18 e 30, tra ol Levante Savonese e il Ponente Genovese, sono stati testimoni di un flusso ininterrotto di gru. Si stima che siano stati oltre diecimila e cinquecento gli esemplari transitati, dopo l’area del Parco del Beigua il passaggio ha riguardato le vallate interne del Genovesato, la Valle Stura, l’Ovadese, l’Alessandrino fino a defluire nell’Oltrepò Pavese.
Il Parco del Beigua spiega che il conteggio ha richiesto molte ore per essere portato a termine, sono stati esaminati minuziosamente degli scatti fotografici degli stormi migranti, e riflette efficacemente il trend positivo, che vede un forte aumento di queste popolazioni di gru in migrazione dirette ad insediarsi nelle aree dell’Europa Centro e Nord-Orientale.
La gru gode degli effetti a lungo termine della tutela garantita alla specie, ai suoi habitat e ai siti riproduttivi e di svernamento. Questo trend coinvolge, durante la migrazione, la Liguria occidentale ed è presumibile che entrino in gioco anche degli effetti del cambiamento climatico, le migliori condizioni ambientali e una disponibilità adeguata di risorse aiutano infatti a superare lo svernamento e a diminuire la mortalità mentre lo spostamento verso Nord del limite meridionale di svernamento comporta un cambio d’uso delle rotte di migrazione.