
Cominciano ad esserci delle buone notizie finalmente anche per la possibile ripresa dell’attività outdoor nei boschi e nei sentieri tra Liguria e Piemonte. Sembra infatti che la zona rossa legata alla diffusione dei casi di Peste Suina Africana sarà ridotta solamente al territorio compreso tra i tracciati autostradali e che finirà il lockdown generalizzato nei boschi, con molte deroghe per le attività outdoor.
Il Commissario Straordinario all’emergenza, Angelo Ferrari, dopo aver consultato anche gli esperti incaricati dall’Unione Europea, che nei giorni scorsi hanno effettuato diversi sopralluoghi, sta andando verso una linea molto morbida. Sembra ormai quasi del tutto scongiurata l’ipotesi di una mega recinzione di tutta la cosiddetta zona infetta, che comprende ben 114 Comuni sparsi tra le Province di Genova, Alessandria e Savona, un’opera gigantesca che avrebbe trovato delle enormi difficoltà per essere realizzata.
L’ipotesi dello stop totale alle attività outdoor, comprese mountain bike, raccolta dei funghi ed escursionismo aveva, fin da subito, creato un forte malumore, con tanto di petizioni online e anche un flash mob che si è tenuto mercoledì a Genova. Non è ancora sicuro, però, se si tratta di un’apertura totale o graduale, cioè una zona con divieti meno stringenti, ma, il Commissario Straordinario si è detto ottimista, in quanto esistono molte misure per contrastare il rischio, l’idea è di andare avanti con meno divieti e con più campagne di sensibilizzazione sul problema.