
Mancano ormai poche settimane all’8 marzo, Festa della Donna, che ha come pianta simbolo la mimosa e, proprio la Liguria, è la terra della mimosa per eccellenza, basti pensare che il 90 per cento della produzione nazionale è coltivato in Liguria.
Coldiretti Liguria spiega che, in questi giorni, a causa del caldo anomalo che sta caratterizzando questo inverno 2021-22, che molto probabilmente verrà ricordato negli annali come l’anno senza inverno, la fioritura della mimosa è già nel pieno, anticipata di diverse settimane. Questo ha creato uno spettacolo mozzafiato, in particolare negli scenari, già bellissimi di per se, della Riviera di Ponente. Nell’Imperiese e nel Sanremese ci sono ben circa millecinquecento aziende che coltivano mimosa in modo ecocompatibile, utilizzando i tipici terrazzamenti, e dove si evidenzia una buona quantità e qualità del prodotto per quest’anno.
La mimosa, tuttavia, non è una pianta mediterranea, anzi, arriva da molto lontano, precisamente dalla Tasmania, a sud dell’Australia, da dove venne introdotta in Europa agli inizi del XIX secolo come pianta ornamentale, adattandosi alle zone temperate, in particolare la Riviera Ligure, la Costa Azzurra, la Costa mediterranea della Spagna e, in generale, le zone in cui la temperatura non scende praticamente mai sotto lo zero. La mimosa, inconfondibile per il suo fiore piumoso, il colore giallo intenso e il profumo delicato ma inconfondibile, è simbolo di forza e femminilità. I mazzi di fiori possono durare anche piuttosto a lungo, bisogna metterli in un vaso pieno d’acqua, in un ambiente luminoso e vaporizzarli giornalmente.
Il Presidente di Coldiretti Liguria, Gianluca Boeri e il Delegato Federale, Bruno Rivarossa, hanno fatto presente: “La Liguria è la prima regione a livello nazionale per produzione di mimosa, un fiore che nei mesi di febbraio e marzo contribuisce a creare scenari mozzafiato lungo tutta la riviera, soprattutto in quella di ponente. Tuttavia, in questo momento la produzione floricola è messa a dura prova dai continui rincari energetici che influiscono sui costi di produzione e delle materie prime, dai fertilizzanti al materiale per gli imballaggi. Per questo, ora più che mai, è necessario sostenere la produzione acquistando fiori made in Liguria, visto che vantiamo anche prodotti di eccellenza tra i migliori al mondo: non solo la mimosa ma anche ginestre, ranuncoli, anemoni e molti altri. Il fatto di acquistare direttamente dai produttori locali permette di avere un prodotto sempre fresco e profumato, ben diverso dai fiori importati che arrivano in Italia già sciupati dal lungo viaggio; inoltre, il meticoloso lavoro fatto negli anni dai nostri produttori mette a disposizione un’ampia scelta tra varietà abilmente selezionate e ricercate”.