
La Liguria da qualche anno è la regione leader nel numero di Bandiere Blu, il prestigioso riconoscimento che viene assegnato dalla Foundation for Environmental Education, per la qualità delle spiagge, delle acque e dei servizi balneari.
Da quest’anno però ci sono diverse novità, la FEE infatti ha richiesto, per l’attribuzione del riconoscimento, anche la presenza di un servizio di sicurezza e sorveglianza delle spiagge libere. Tra i criteri di questo servizio è necessario un numero adeguato di personale di salvataggio e di attrezzature di salvataggio, che devono essere disponibili sulla spiaggia, un equipaggiamento di primo soccorso anch’esso disponibile sulla spiaggia, dei piani di emergenza per i casi di inquinamento o di rischio per la sicurezza ambientale, la gestione di diversi utilizzi della spiaggia, in modo da prevenire eventuali conflitti e incidenti, delle misure per la tutela dei bagnanti e l’accesso libero garantito al pubblico, ogni spiaggia libera, inoltre, dovrà avere una fonte di acqua potabile disponibile e almeno una spiaggia per ogni Comune insignito della Bandiera Blu deve prevedere una spiaggia con accesso e servizi per i disabili.
Una serie di cambiamenti che sono stati al centro della conferenza, coordinata da Anci Liguria, con l’assessore regionale al demanio marittimo, Marco Scajola e l’assessore al turismo Gianni Berrino. La Regione e i Comuni fanno presente infatti che la sicurezza delle spiagge è una priorità assoluta, ma il rispetto di tutti i parametri di sicurezza richieste costituisce un onere che rischia di incidere moltissimo sui bilanci comunali.