
Riprendiamo i nostri viaggi, ricominciando dall’Europa, dalla penisola Balcanica dove sono presenti molti stati, noi iniziamo dall’Albania – Macedonia del Nord (da non confondere con la regione della Grecia, per cui sono sorte negli ultimi anni delle dispute internazionali) e Montenegro.
Viaggio piacevole, interessante, impegnativo per i continui spostamenti giornalieri, ma con un comodo pulmino su strade asfaltate. Il nostro itinerario prevede per la maggior parte del viaggio l’Albania con spiagge, Kasmil – Kotor, montagne, siti archeologici, Heraclea – Butrinto – Apollonia, città storiche, Bitola – Horid Gijrokastro – Berat – Kotor – Dubrovnik – chiese e monasteri ortodossi, Radozda – Sveta Mother – Mesopoptami – Morata – Ostrog, con splendidi affreschi. Inoltre due giorni in Macedonia, nella zona del lago di Ohrid e quattro giorni in Montenegro, con i suoi paesaggi marini e le città storiche, compresa l’escursione a Dubrovinik, che consiglio.

Il viaggio è soprattutto storico e richiede una certa preparazione e amore per siti archeologici, musei, monasteri. L’ambiente naturale che si attraversa è per la maggior parte di tipo rurale, spesso deturpato da ruderi e bunker del passato regime.
L’Albania ha una superficie di 30.000 km.q. e 3 milioni di abitanti e può raccontare una lunga storia di continue invasioni, nel paese si sono avvicendati molti occupanti stranieri: dai greci ai romani, dai goti ai bizantini, ai bulgari, ai serbi, ai normanni, ai veneziani, agli svevi, agli angioini e infine ai turchi, è tutta una successione di genti, diversissime per origine etnica e per civiltà. Dopo la seconda guerra mondiale il paese abbracciò la dottrina marxista e cadde sotto l’assoluto controllo di Mosca. Nel 1961 si è verificata una brusca rottura con Mosca e l’avvicinamento alla Cina di Mao. Il dittatore Hoxha chiuse per decenni il paese in assoluto isolamento fino al 1990, cinque anni dopo la morte di Hoxha. L’Albania fu uno stato comunista estremamente isolazionista, con pochi contatti anche con gli altri stati comunisti. Una democrazia multi partitica sta emergendo, ma oggi è evidente un grande fermento nell’economia con l’aumento del tenore di vita,

La Macedonia del Nord (il nome ufficiale a partire dal 2019 dopo il contenzioso con la Grecia) ha una superficie di 26.000 km. q. con due milioni di abitanti, la sua capitale è Skopie (600.000), non ha sbocchi al mare, costituita prevalentemente da etnia macedone e albanese. Il 66 % degli abitanti appartengono alla chiesa ortodossa macedone, ed il 30 % sono mussulmani. Uil territorio è quasi completamente montuoso. E’ uno dei paesi più arretrati dell’ex Jugoslavia.
DURATA: 16 giorni
PERIODO: Da Aprile a Settembre
PERNOTTAMENTI: alberghetti
TRASPORTI: minibus con autista
PASTI: Ristorantini
DIFFICOLTÀ: Facile
VISTI E VACCINAZIONI: Non occorrono.

Note al viaggio
Nei mesi estivi, in particolare agosto, è indispensabile prenotare gli hotel prima della partenza dall’Italia, in quanto moltissimi sono i turisti soprattutto nelle zone balneari. Il popolo albanese è estremamente gentile, cortese e collaborativo con i turisti: moltissimi parlano italiano; rispetto alla Macedonia e ancor di più al Montenegro i prezzi sono molto economici. In tutte le chiese e monasteri non è possibile fotografare.
Un breve volo ci porta a Tirana, capitale dell’Albania (1 milione di abitanti), una breve sosta in hotel, quindi incontro con il corrispondente per una verifica del programma del viaggio, cambio degli euro nella moneta locale, il Lek (1 Euro equivale a 108 Lek circa) e quindi iniziamo subito la visita di Tirana a piedi: vediamo piazza Skenderbej, con la statua equestre del grande eroe albanese Giorgio Castriota detto Scanderberg, la moschea di Et’hem B,.la Torre dell’orologio, il Palazzo delComune, la strada pedonale Murat Toptani, la Piramide, la Campana della Pace,, il bunker sotterraneo, la statua di Madre Teresa di Calcutta, che è albanese, e naturalmente l’importante Museo Nazionale di Storia.

Iniziamo il nostro viaggio In direzione sud con sosta a per Elbasan, vediamo le mura ottomane della fortezza, la chiesa ortodossa di Santa Maria, uno spuntino veloce e partenza per la Macedonia per il villaggio di Radozda dove visitiamo la chiesa rupestre affrescata di San Michele Arcangelo, veramente interessante. Passeggiata lungo il lago di Ohrid che dal 1979 insieme alla città fa parte del patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Ohrid è detta anche la Gerusalemme dei Balcani per la presenza di 365 chiese bizantine.
Altra giornata dedicata alla Macedonia con le visite dell’importante sito archeologico di Heraclea fondato nel IV secolo a.c. e dedicato a Ercole. Restano ancora visibili i resti delle terme, le mura della città ed il teatro. Da notare anche la basilica maggiore, importanti e ben conservati anche i suoi mosaici. Finiamo la giornata a nella città di Bitola: la visita dalla Torre dell’Orologio del XVI secolo, poi la chiesa di San Demetrio in stile barocco, con dei belli affreschi sulle pareti; con molte decorazioni in oro: è una della basiliche più antiche della città.

Prima di lasciare la Macedonia visitiamo ancora la chiesa di Sweti Kamen e il monastero di Sweti Nam, fondato nel 905 e dedicato ai santi Arcangelo e Gabriele: essendo domenica ci sono moltissimi turisti albanesi. Un vero tesoro è l’iconostasi, intagliata in legno riccamente decorato, realizzata nel 1711; vi sono collocate le icone del pittore Konstantin, tra i migliori esempi di questo genere della prima metà del XVIII secolo. Rientrati in Albania, a Korca andiamo al Museo d’Arte Medievale Albanese – da non perdere assolutamente – per vedere la bellissima collezione di icone – che risalgono al periodo tra il 1200 e il 1800. Continuando nel nostro programma arriviamo a Girokastro che significa fortezza argentata: la città mostra l’incontro delle culture greca – romana – turca e albanese: Chiamata anche la “città di pietra” è stata inserita nel 2005 nel patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Visitiamo con i tempi giusti la fortezza molto grande e ben conservata del XIII secolo, quindi la casa storica di Zekate, adesso museo etnografico – da non perdere – i cui interni permettono di comprendere lo stile di vita di una famiglia agiata ottomana nel tardo ottocento.

Continuiamo il viaggio, sempre a sud, per arrivare all’importante sito archeologico di Butrinto, patrimonio Unesco, i cui resti più antichi risalgono al X secolo a.c. Lo visitiamo con una guida che ci permette di apprezzare al meglio le splendide architetture ancora visibili: l’acropoli greca, il teatro greco risalente al III secolo a.c. modificato nella struttura in epoca successiva dai Romani, ed ancora le terme pubbliche ed il battistero del VI secolo a.c. L’itinerario riprende verso nord con una breve sosta a Valona, quindi alla Laguna di Varta. Qui in una piccola isola, si trova il delizioso monastero di Santa Maria, con affreschi, restaurati, ma belli: da non perdere. Siamo al sito archeologico di Apollonia: fondata nel 588 A.C. da colonie corinzie che già avevano avutocontatti con gli illiri, il popolo che viveva nei territori attualmente occupati dai paesi balcanici. La zona più spettacolare degli scavi è sicuramente il Centro Monumentale, composto dall’imponente Bouleuterion (ovvero, nell’antica Grecia, l’edificio che ospitava il consiglio), la base dell’Arco di Trionfo, i resti di un Tempio Ionico e dell’Odeon (ovvero l’arena dedicata al canto, alla poesia e agli altri spettacoli). Visitiamo poi anche il monastero ortodosso di Ardenica fondato nel XIII secolo dall’imperatore bizantino Andronico Il Paleologo molto carino e con una bella atmosfera di tranquillità.

Siano a Berat, conosciuta come la città delle mille finestre e dichiarata “città Museo”, patrimonio dell’Unesco, con la guida iniziamo la visita della città partendo dal ponte che collega i due quartieri: Gorica con il monastero di San Spiridone, e Magdalena con alcune moschee. Piacevole passeggiata per la città detta dalle mille finestre; Andiamo alla fortezza, costituito dal quartiere Kala, in cui si trovano chiese e case di pietra abitate da sempre. All’interno della cittadella si trova il Museo Onufri con una ricchissima collezione di icone realizzate in quattro secoli, molto originali in relazione ai rigidi canoni dell’arte iconografica, e per l’utilizzo dei colori, in particolare il rosso. Arriviamo a Kruja: nota come la città di Skanderbeg, che fu il centro della resistenza anti – ottomana del XVI secolo. Ci rechiamo subito alla fortezza con il museo Skanderbeg, poi al vicino museo etnografico: vi si possono vedere i molteplici aspetti della vita quotidiana dell’Albania nei secoli passati. Proseguiamo il nostro viaggio con la visita della città di Skutari una delle più antiche dei Balcani, passata più volte sotto la dominazione ottomana e slava, conserva tracce dell’architettura islamica e cattolica, italiana e turca. Vediamo la Cattedrale cattolica, la chiesa Ortodossa, la grande Moschea; quindi il museo nazionale della fotografia Marubi, che presenta le fotografie scattate per oltre un secolo dalla famiglia Marubi.di origine italiana. Partiamo per il Ponte Mesi o ponte di mezzo: il più bel ponte ottomano dell’Albania: con 13 arcate, lungo più di 100 metri, sull’antica via carovaniera. Il viaggio continua alla prossima puntata con il Montenegro!
Ezio Balostro