
In occasione della Giornata della Memoria 2022, ritorna in scena “Guido suonava il violino”, il lavoro teatrale di Casa degli Alfieri, realizzato in collaborazione con l’Istituto per la Storia della Resistenza della Provincia di Asti, liberamente tratto dal racconto “Un violino” di Nicoletta Fasano.
Lo spettacolo sarà in scena giovedì 27 gennaio alle ore 21 al Teatro Balbo di Canelli, gestito dal Teatro degli Acerbi e sarà un monologo tutto al femminile, scritto e diretto da Patrizia Camatel, con protagonista l’attrice Elena Formantici, che si svolge come un racconto giallo ed assume le misteriose atmosfere di un noir a carattere storico. Lo spettacolo è organizzato dall’ISRAT e realizzato con il patrocinio del Comune di Canelli in collaborazione con l’Associazione Memoria Viva e la Casa della Memoria di Vinchio.
La trama vede un vecchio violino che entra prepotentemente nella vita quotidiana di una ricercatrice, portandola ad abbandonare il suo metodo di indagine, scientifico e rassicurante, chiedendo di dedicarsi, anima e cuore, alla ricostruzione di una storia da salvare dall’oblio. Il violino, che sembra dotato di una volontà propria, racconta la vicenda di una famiglia ebrea sfollata ad Asti nel periodo delle leggi razziali e della guerra, con i risvolti di sradicamento, discriminazione e deportazione.
Nicoletta Fasano commenta così: “Guido Foà di otto anni – a cui è dedicato il lavoro, è stato il più piccolo deportato ebreo astigiano – salito sullo stesso convoglio di Primo Levi, fu uno di quei bambini caricati, all’arrivo ad Auschwitz, su un camion diretto alla camera a gas, poiché non utili al lavoro. Questo è un dato storico, mentre non sappiamo se Guido suonasse il violino, ma il teatro e l’arte usano la poesia per far volare bagliori di verità”.