ALESSANDRIA E IL NOVECENTO, DA PELLIZZA A CARRA’ CON DIVERSI ITINERARI SUL TERRITORIO

Ha preso il via sabato 11 dicembre la mostra “Alessandria il Novecento – Una storia di artisti da Pellizza a Carrà”, organizzata dalla Camera di Commercio di Alessandria e Asti, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e dalla Regione Piemonte negli spazi di Palazzo del Monferrato ad Alessandria.

La mostra resterà aperta al pubblico durante tutto il periodo natalizio e nei mesi di gennaio e febbraio fino al 13 marzo, e presenta una panoramica molto interessante sugli artisti della Provincia di Alessandria e del considerevole contributo che essi hanno dato alla storia dell’arte italiana del Novecento.

Tra i nomi più famosi e importanti del panorama artistico sicuramente quelli di Giuseppe Pellizza, Angelo Morbelli, Leonardo Bistolfi e Carlo Carrà, che hanno avuto un ruolo di primissimo piano nel dare vita ai movimenti più importanti e innovatori del panorama artistico nazionale e internazionale ma, accanto a queste figure straordinarie, il territorio della Provincia di Alessandria ha dato i natali ad un numero veramente considerevole di artisti, tutt’altro che semplici gregari e degni di figurare al fianco di maestri e capiscuola.

Roberto Cava, Presidente di Alexala, ha commentato: “Una mostra davvero significativa, che costruisce un percorso interessante intorno alla notevole produzione artistica del nostro territorio. Un appuntamento di rilievo nazionale, che siamo certi richiamerà nell’Alessandrino un buon numero di appassionati d’arte e di turisti interessati alla cultura. Per questo vogliamo che questa importante mostra possa essere il fulcro di una scoperta della grande vocazione artistica del nostro territorio, attraverso la costruzione di itinerari che partano da Alessandria per andare a conoscere gli spazi culturali dedicati ai grandi pittori del Novecento e i luoghi dove questi artisti hanno vissuto e hanno prodotto le loro opere”.

Da qui è nato il progetto “Alessandria – Il Novecento fuori mostra” che porta la mostra al di fuori delle mura del Palazzo del Monferrato, con due itinerari turistici studiati ad hoc e un racconto dei luoghi della Provincia dove si ritrovano le voci degli artisti in mostra.

Il primo itinerario vede dieci luoghi dell’Alessandrino per approfondire la grande arte del Novecento: la Galleria del Broletto ad Alessandria, della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, la Collezione del Divisionismo a Tortona nel Palazzetto Medievale sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, la Gipsoteca Bistolfi all’interno del Museo Civico di Casale Monferrato, il Museo dei Lumi sempre a Casale Monferrato, il polo museale di Volpedo con il Museo didattico Pellizza, lo Studio del Pittore e gli Itinerari sui luoghi pellizziani, Villa Ottolenghi ad Acqui Terme, la Gipsoteca Monteverde di Bistagno, la Sala Onetti del Museo di San Giacomo a Lu Monferrato, la mostra “Fragile bellezza – Arte per il corpo. Riflessioni contemporanee sul rapporto corpo/gioiello” a Valenza e il Museo a cielo aperto della ceramica contemporanea a Dernice.

Il secondo percorso vede due itinerari alessandrini sul Novecento, il primo dal titolo “L’utopia sulla circonvallazione – Piccolo itinerario di Mario Mantelli” con gli Uffici della Borsalino ad Alessandria, la Taglieria del pelo, la Casa per impiegati della Borsalino, il padiglione pediatrico dell’Ospedale infantile Cesare Arrigo, il Dispensario antitubercolare, il Laboratorio di igiene e profilassi, l’ex Ospedale psichiatrico San Giacomo, l’Istituto Tecnico ITIS Volta, l’Ospedale Teresio Borsalino già Sanatorio Vittorio Emanuele III, la Casa Madre della Divina Provvidenza, l’ampliamento della Casa di riposo Borsalino e il Complesso Agorà. Il secondo itinerario dal titolo “Quel mosaico in piazza – Gino Severini al Palazzo delle Poste di Alessandria” vedrà la visita al Palazzo delle Poste, opera decisamente singoilare del panorama dell’architettura realizzata in Italia durante il Fascismo e riscoperto negli anni Ottanta grazie ai mosaici di Gino Severini.

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Pubblicato da limontenews

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Una opinione su "ALESSANDRIA E IL NOVECENTO, DA PELLIZZA A CARRA’ CON DIVERSI ITINERARI SUL TERRITORIO"

  1. un Novecento sempre interessante da rivisitare attraverso le opere dei grandi maestri, conto di visitarla nell’anno nuovo. Per gli itinerari alternativi mi manca la gipsoteca Monteverde di Bistagno che per due volte ho avuto la sfortuna di trovare chiusa anche se gli orari ne indicavano l’apertura. Prima o poi colmerò anche quel vuoto, spero

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