
Il Comune di Arquata ha un contenzioso aperto con la Edil Contract di Roma, l’impresa costruttrice della piscina comunale , costata 2,6 milioni di euro. Una lunga serie di difetti: cedimento della pavimentazione, crepe sui muri sia interni che esterni, crollo della controsoffittatura, infiltrazioni varie di acqua piovana, ha indotto il Comune a chiedere alla ditta 177 mila euro di penale.
Di qui è partita la lite legale, perché la Edil Contract ha citato in giudizio l’Ente con la richiesta di 1,2 milioni di euro per maggiori spese sostenute nell’esecuzione dei lavori. In primo grado il Tribunale di Alessandria ha condannato il Comune a pagare 42 mila euro, che l’Amministrazione accolse con una certa soddisfazione perché aveva in mano 240 mila euro , già trattenute.
Nel 2020 la ditta è ricorsa in appello e ha ottenuto 393 mila euro, esigibili subito e gravati di interessi. Il Comune si è quindi rivolto alla Cassazione, che deve ancora esprimere il giudizio, per chiedere la sospensione del pagamento che comporterebbe un “grave e irreparabile danno per l’Ente”.
Lo Studio Legale Agnoli- Bruzzone- Genovesi di Genova, incaricato dalla Giunta Comunale Arquatese, motiva l’istanza di sospensione del risarcimento alla Ditta, sentenziata dalla Corte d’Appello, chiedendo l’attesa del giudizio della Cassazione, che non si è ancora pronunciata.