
Prenderanno il via lunedì 13 dicembre le Assemblee di Zona di Cia Alessandria, per il rinnovo delle cariche sociali e per informare gli associati su tutte le attività di carattere politico e sindacale e parlare delle novità tecniche da parte dell’Organizzazione.
Gli appuntamenti si svolgeranno: il 13 dicembre alle ore 10 a Palazzo Monferrato di Alessandria, il 17 dicembre alle ore 15 presso il Salone Tartara di Casale Monferrato, il 20 dicembre alle ore 15 presso l’Agriturismo Cà dell’Aglio a Tortona, martedì 21 alle ore 15 al Circolo Ilva di Novi Ligure, mercoledì 22 all’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato ad Ovada e infine l’ultimo appuntamento l’11 gennaio nella Sala di Palazzo Robellini ad Acqui Terme.
Nel corso delle assemblee verranno approfonditi i principali argomenti di interesse a seconda delle peculiarità delle Zone ed illustrate tutte le novità in merito alla Politica Agricola Comunitaria, sul PSR e su alcuni argomenti a carattere tecnico.
Il ciclo di incontri verrà chiuso dall’Assemblea Provinciale “RinnoviamoCIAncora” che si svolgerà lunedì 24 gennaio presso la Sala di Cultura e Sviluppo ad Alessandria dalle ore 9 fino alle ore 13 e 30, all’interno della quale verrà eletto il nuovo Presidente provinciale che succederà a Gian Piero Ameglio, al termine del secondo mandato quadriennale e non più rinnovabile.
Il Presidente uscente, Gian Piero Ameglio, ha commentato: “Gli imprenditori associati sono il riferimento insostituibile per portare avanti le iniziative e le azioni per la tutela dell’agricoltura del nostro territorio e dell’Italia intera. Dell’agricoltura tutti hanno bisogno, ed è sentimento unanime: noi abbiamo la responsabilità e l’onore di soddisfare la domanda di generi alimentari, valorizzando le produzioni locali e creando Impresa. I rappresentanti di Zona sono fondamentali per raccogliere le richieste del territorio e coordinare le attività provinciali mettendo al centro le peculiarità locali, valori essenziali per promuovere il futuro. Il mio mandato è giunto al termine, è stata un’esperienza molto formativa, abbiamo ottenuto risultati importanti ma il lavoro da fare è ancora molto: il pensiero è sempre orientato al futuro, perché l’avvicendamento associativo dia continuità al nostro modo di vedere e vivere l’agricoltura”.