
Sono iniziati ieri ad Alba (Cuneo) gli Stati generali del lavoro di Agrifood, il problema maggiore, ha sottolineato Confagricoltura, per il settore agricolo è quello legato alla carenza della manodopera.
Il Presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli, ha ricordato che durante il periodo della pandemia l’agricoltura italiana ha dimostrato di essere dinamica e di saper resistere, mantenendo livelli di occupazione ordinari, garantendo adeguati protocolli di sicurezza e limitando il ricorso agli ammortizzatori sociali, consentendo ai cittadini di avere regolari approvvigionamenti alimentari.
L’agricoltura sta attraversando una fase di cambiamento, e sta diventando sempre più professionale e strutturata, le aziende si ingrandiscono, si diversificano, dai servizi conto terzi all’offerta turistica, dalla manutenzione del verde alle agroenergie, tutto questo pone ancora più in evidenza il problema della manodopera.
“Occorre superare le difficoltà di intermediazione oggi esistenti – ha dichiarato Brondelli – dovuti al mancato funzionamento dei centri per l’impiego, da regole e adempimenti troppo rigidi per le assunzioni, dal reddito di cittadinanza, dalle difficoltà di ingresso dei lavoratori extracomunitari, acuite dalla pandemia, e dal troppo elevato costo del lavoro”.
Questo avviene in un periodo in cui l’introduzione delle nuove tecnologie digitali richiede delle nuove specializzazioni e nuove figure professionali: “Servono soluzioni strutturali – ha concluso Brondelli – che consentano alla nostra agricoltura di rispondere alla duplice richiesta di produrre di più e di preservare le risorse naturali. I fondi in arrivo dall’Europa sono un’opportunità anche per risolvere il problema della manodopera e ci auguriamo vengano spesi nel modo migliore”.