
Sarà disponibile da oggi, in tutte le librerie e sul sito di Slow Food Editore, la nuova Guida alle Osterie d’Italia, presentata domenica al Piccolo Teatro Strehler di Milano davanti ad una platea specializzata di osti in un appuntamento speciale organizzato da Eataly Milano Smeraldo.
La Guida Osterie d’Italia 2022 vede una crescita di sedici locali recensiti (1713 contro 1697 dell’edizione precedente), e tante novità tra cui molte nuove attività aperte negli ultimi due anni. Le regioni con il maggior numero di osterie recensite sono la Campania, la Toscana, il Piemonte e l’Emilia Romagna.
Eugenio Signoroni e Marco Bolasco, curatori della Guida hanno detto: “L’ottimo risultato delle osterie, anche quando messe a confronto con altre realtà del settore ristorativo, è un diretto riflesso della struttura delle stesse. La maggior parte, infatti, è gestito a livello familiare o amicale, il che ha permesso una flessibilità e un adattamento notevole durante periodi di grande cambiamento come quello appena vissuto, perché libero da logiche economiche molto più rigide, impostate. Un altro elemento è dato dalla peculiare accoglienza di questi luoghi, facilmente riconosciuti dal pubblico: alla riapertura dei ristoranti, siamo stati testimoni di una letterale presa d’assalto delle osterie che ha portato a un numero di download dell’App di Osterie d’Italia pari solo al numero di download che registriamo nel periodo natalizio. Non per ultimo, resta il fatto che le osterie siano (e siano anche riconosciute) come luoghi più accessibili, nel prezzo come nel servizio, nel modo di porsi, nella cucina. Come già dimostrano i numeri della Guida 2022, siamo convinti che quello dell’osteria sarà il modello ristorativo che meglio reggerà”.
La Chiocciola, il simbolo di massimo riconoscimento alle osterie, ha visto anche in questo caso la Campania al primo posto con 23 chiocciole, seguita dalla Toscana e il Piemonte a pari merito con 22 chiocciole e l’Emilia Romagna con 19, per un totale di 246 chiocciole su tutto il territorio nazionale.
La direttrice editoriale di Slow Food Editore, Chiara Cauda, in occasione della presentazione al Piccolo Teatro Strehler ha ripercorso il progetto editoriale che sta dietro a Osterie d’Italia, un lavoro di molte persone, dai curatori ai collaboratori fino agli stampatori che permettono di rispettare e perpetrare questa importante opera corale.
Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia ha rimarcato il privilegio di attingere alla grande biodiversità culturale della rete associativa di Slow Food: “Osterie d’Italia è una tappa fondamentale dell’associazione – ha spiegato Barbara Nappini – uno strumento iconografico che esprime una visione culturale originale e ampia del mondo del cibo in Italia. La Guida è il frutto del lavoro di tante anime che stanno dentro alla nostra associazione”.
In chiusura della presentazione è intervenuto il fondatore e Presidente di Slow Food, Carlo Petrini, con un messaggio agli osti: “Il più importante auspicio che vi faccio per questa ripartenza è di cogliere l’opportunità di educare i vostri clienti a rispettare i tempi del lavoro e i ruoli all’interno del vostro locale. In questi giorni si dice che non si trovano camerieri, ma alla base ci deve essere dignità del lavoro, riconosciuta a tutti i ruoli e non solo ai cuochi blasonati. Affinché il vostro lavoro sia sostenibile dovete fare in modo che duri nel tempo ciò che avete costruito, a partire da una vita gratificante, dalla possibilità di conoscere il territorio e di creare legami forti con i produttori della vostra zona”.