CIA AGRICOLTORI – SI SPECULA SULLE MATERIE PRIME, AGRICOLTURA E ZOOTECNIA IN GINOCCHIO

Continuano a salire senza freni i prezzi di concimi, gasolio, energia e materie plastiche, con rincari che sono arrivati anche oltre il 50 per cento. Cia Agricoltori lancia l’allarme, spiegando che si sta cavalcando la ripresa economica post-pandemia speculando sulle materie prime e mettendo in seria difficoltà la produzione agricola e zootecnica, il motore su cui si è sostenuta l’Italia in questi due anni difficili.

I rincari vertiginosi, sottolinea Cia Agricoltori, stanno impattando pesantemente sui costi di produzione di milioni di imprese agricole nazionali, spinte al limite della sostenibilità e al rischio di interruzione dell’attività. In tutta Italia, dichiara Cia, non ci sono settori al riparo, dalla semina del grano, in forte discussione per alcune aziende, al comparto zootecnico e allevatoriale, con rialzi del 50 per cento dei prezzi del mais e dell’80 per cento dei prezzi della soia, che rendono poco remunerativa la produzione di carne di qualità controllata, in special modo dove ci sono contratti di filiera con le principali catene della Grande distribuzione, ma anche rincari del 50 per cento sul gasolio, l’energia, le plastiche e gli alimenti per animali, che stanno mettendo ko gli allevatori di vacche da latte, per i quali è già una conquista l’aumento di 5 centesimi al litro sul prezzo del latte.

Il Presidente regionale di Cia Piemonte, Gabriele Carenini ha dichiarato: “ Siamo in una fase chiaramente speculativa e bisogna intervenire, come l’organizzazione sostiene da tempo, lungo la catena del valore e della distribuzione. Va reso democratico il processo di redistribuzione del valore che paga il consumatore finale. Perché gli agricoltori attraggono ancora troppo poco e non hanno alcuna garanzia di reddito. Il governo vigili su quanto sta accadendo e, sempre con le istituzioni, si ragioni seriamente per la competitività delle imprese italiane e la priorità rappresentata dal reddito. Serve un vero ‘Patto di sistema’ che incentivi aggregazione, promozione unitaria, sviluppo dell’economia contrattuale, contrasto alle pratiche commerciali sleali e operatività piena dell’interprofessione. Altrimenti, dimentichiamoci il raggiungimento di standard di sostenibilità degni del Green Deal Ue”.

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Pubblicato da limontenews

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