
La situazione dei cinghiali in Liguria è ormai completamente fuori controllo, secondo le stime fatte da Coldiretti sul territorio regionale ci sono ormai oltre settantamila capi, con le conseguenze che vediamo tutti i giorni, esemplari liberi di aggirarsi nei campi e nelle stalle, di distruggere colture e aggredire il bestiame. Ormai gli ungulati si vedono per le vie della città, nei parchi e addirittura nelle spiagge, con rischi evidenti per la salute e l’incolumità dei cittadini, sono numerosi infatti i casi di incidenti stradali di automobilisti, ciclisti e motociclisti che si sono trovati all’improvviso degli esemplari in mezzo alla strada.
Quest’estate, l’8 luglio, Coldiretti aveva organizzato una grande manifestazione nazionale in tutte le più importanti piazze nazionali, con l’adesione di migliaia di agricoltori, cittadini e istituzioni, per riportare l’attenzione sul problema, ormai insostenibile, del proliferare degli ungulati. In Liguria la Giunta Regionale ha cominciato a lavorare ad una nuova normativa, più snella, veloce ed efficace ma, spiega Coldiretti Liguria, c’è ancora molto lavoro da fare, in quanto l’argomento non è più di soli risarcimenti ma di vera e propria sicurezza e tutela dei cittadini, resta prioritario infatti per Coldiretti gestire la questione del contenimento della fauna selvatica, Coldiretti Liguria chiede alla regione di rendere noti tutti i numeri del problema, compresi gli abbattimenti della stagione venatoria appena iniziata e come sono calcolati i contingenti, nonché far luce, una volta per tutte, sulla filiera delle carni che, a tutt’oggi, ha parecchie zone d’ombra.
Il Presidente di Coldiretti Liguria, Gianluca Boeri e il Delegato confederale, Bruno Rivarossa hanno commentato: “La situazione è diventata insostenibile nelle campagne con danni enormi alle produzioni agricole, ma viene compromesso anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi in aree di pregio naturalistico, con la perdita di biodiversità animale e vegetale. Non è più solo una questione di risarcimenti, è diventato un fatto di sicurezza delle persone che va affrontato con decisione. Serve un piano straordinario concentrato tra Ministeri e Regioni, Province e Comuni per uscire da questa situazione di emergenza”.