
Il Consorzio Tutela del Gavi, nell’ambito degli eventi per l’edizione di quest’anno del Festival Di Gavi in Gavi organizza, sabato 4 settembre nella splendida cornice dell’Area Archeologica di Libarna a Serravalle Scrivia, l’evento dal titolo “Nel nome di Dioniso”.
Sottotitolo dell’evento è “Il passito del passato: il vino che non c’era”, per l’occasione sarà presentato l’Acinaticum, il Passito di Libarna, a cura dell’Associazione Culturale Libarna Arteventi. L’iniziativa, completamente inedita nel panorama vitivinicolo del Piemonte meridionale, area che spicca per la produzione di vini bianchi rinomati a livello mondiale come il Gavi DOCG e il Derthona Timorasso DOC.
L’idea del Passito di Libarna è nata grazie ad un gruppo di amici produttori di uve delle varietà Cortese e Timorasso, un gruppo formato da enologi, agronomi, archeologi, designers e studiosi uniti dal legame per il territorio e le sue varie espressioni in ambito enologico e culturale, riuniti nell’Associazione Libarna Arteventi, che ha dato vita a questo percorso eno-culturale ispirato da un vino dall’anima antica: il passito.
La passione comune per l’antica città pre-romana di Libarna, la cui storia fa da sfondo all’Acinaticum, insieme alle competenze e alle professionalità dei componenti del gruppo, ha dato la giusta spinta per produrre, in via sperimentale, un vino da uve appassite.
Nell’incontro di Libarna sarà presentato il progetto culturale alla base dell’iniziativa, ovvero Archeosapori, in cui rientra l’Acinaticum, con l’obiettivo di stimolare le aziende locali a mettere in produzione un proprio vino passito da vitigni autoctoni, avviando un connubio virtuoso con le tante eccellenze dolciarie di questa terra a cavallo tra Liguria e Piemonte: canestrelli, amaretti, baci di dama e cioccolato.
La prenotazione è obbligatoria e si può effettuare telefonando ai numeri 0143-633420 oppure 329-6484707.